Superati i cinquant’anni, se all’interno della propria storia genetica un parente stretto ha avuto problemi o tumori al seno, o se si segue una determinata terapia a base ormonale, è bene effettuare controlli al seno. La prevenzione è una cosa molto importante e da non sottovalutare.
Ci permette, infatti, di tenere sotto controllo alcune aree del corpo per evitare l’insorgere di alcune malattie. Inoltre, è fondamentale per conoscere a pieno il proprio stato di salute.
La prevenzione
Attraverso una mammografia o un’ecografia mammaria si è in grado di conoscere la mappa del proprio seno.
Ci sono alcune cose che si devono assolutamente sapere se si hanno noduli al seno.
Innanzitutto, bisogna effettuare l’auto-test o test fai da te. Alcune volte il nostro corpo ci parla per cui è bene riconoscere determinati segnali.
Attraverso l’autoesame si può essere in grado di scoprire alcuni noduli al seno.
Posizionandosi dinanzi allo specchio, basterà palpare il seno con delicatezza, variando le posizioni delle braccia.
Ancora, attraverso l’autopalpazione, è possibile accorgersi di alcune piccole protuberanze (al tatto possono sembrare palline). In questo caso la mano dovrà essere aperta e sopra ogni singolo seno. Compiendo movimenti concentrici sarà possibile percepire eventuali piccoli gonfiori.
Inoltre è bene controllare il capezzolo, stringendolo con molta delicatezza per analizzare eventuali secrezioni.
Questi sono solo i primi due passi: è importante sapere che questi piccoli test non si sostituiscono in alcun modo ad un esame medico ed è bene effettuare con regolarità controlli ed ecografie adeguati.
Ciò perché la maggior parte delle volte che si percepisce dolore o fastidio può avere a che fare anche con un’infiammazione dei fibromi a livello ascellare. Viceversa, si può avere a che fare con noduli di natura non benigna e non sentire alcun dolore o alcuna escrescenza.
Valutazioni del medico
I noduli benigni sono mobili, hanno contorni definiti e spesso sono di forma rotondeggiante. Quelli maligni, invece, non hanno contorni definiti e non sono mobili.
Nel caso in cui si avvisi un cambiamento (come un’ispessimento o una protuberanza) nella mammella o si percepiscano dei noduli duri sotto l’ascella è obbligatorio consultare il proprio medico.
Tra i potenziali segnali che possono destare sospetto rientrano anche le eruzioni cutanee intorno la mammella o la secrezione ematica del capezzolo.
Tra le cose che si devono assolutamente sapere se si hanno noduli al seno rientra anche la modalità dell’esame.
Nello specifico, il medico, si confronterà con la paziente per capire come ha scoperto la presenza del nodulo, se è dolente, da quanto tempo è presente.
Seguiranno, poi, domande circa eventuali terapie ormonali e la propria storia di famiglia in relazione a tumori (se al seno, chiederanno anche se i casi siano insorti prima o dopo la menopausa del parente).
Attraverso l’esame (screening) l’ecografia mammaria si muoverà delicatamente facendo alcune pressioni per andare a determinare molteplici fattori.
Valuterà, cioè, se è morbido o duro, se è o meno regolare, le sue dimensioni, se si sposta liberamente, se il tatto provoca dolore.
A seconda delle risposte ottenute tramite l’esame, il medico deciderà se è il caso di proseguire con ulteriori esami o se tenere la situazione sotto controllo, incontrandosi nuovamente dopo alcuni mesi.