In un periodo come questo in cui andiamo da una videoconferenza all’altra per lavoro e non soltanto, è davvero il caso di fare attenzione alla testa. L’abuso prolungato nel tempo delle comuni app per videoconferenze, per esempio Meet, Zoom eccetera, ha infatti un impatto sulla nostra psiche. Ma cosa succede nel nostro cervello quando esageriamo con le videoconferenze?
Se lo sono chiesti anche i ricercatori della Stanford University, che hanno delineato caratteristiche e cause di quella che ormai viene chiamata “zoom fatigue”. Una vera e propria sindrome che sarebbe causata dall’accumulo dello stress da videochiamata.
Cosa succede nel nostro cervello quando esageriamo con le videoconferenze
Le videoconferenze producono sul nostro cervello uno stress superiore a quello delle riunioni faccia a faccia: il sintomo più diffuso è un senso di affaticamento mentale costante. Un malessere prolungato nel tempo a differenza dell’esaurimento o burnout, altro grande pericolo in questo periodo.
Il problema principale di questo accumulo di stress è dovuto alla componente video, che impegna il nostro cervello in modo molto pesante. Il linguaggio non verbale espresso dal viso dei partecipanti infatti sovraccarica la nostra psiche senza che ce ne accorgiamo.
Allo stesso modo anche vedere in continuazione il nostro viso e quello di tutti i partecipanti alla riunione è stressante per la nostra testa: in una riunione normale infatti il nostro cervello concentrerebbe la sua attenzione su un viso per volta e su una voce per volta.
Quali precauzione prendere
Esistono app pensate proprio per darci qualche scusa per saltare una videochiamata ogni tanto: questa può essere una soluzione di emergenza. Ma la vera soluzione è una riorganizzazione del lavoro e delle nostre tempistiche che ci permetta di ridurre l’eccesso di videoconferenze.
Per esempio possiamo spegnere per qualche tempo la webcam, e concentrarci sull’audio per lasciare “riposare” il cervello. Un’altra buona soluzione è semplicemente prendere delle brevi pause, soprattutto se le chiamate si fanno lunghe oltre che numerose.
Oppure possiamo prendere appunti scritti, e concentrarci su un foglio di carta invece che sullo schermo per qualche minuto. Ma occhio a non esagerare anche con il saltare troppo velocemente da un impegno all’altro. Ogni volta che lo facciamo, il nostro cervello spegne e accende aree diverse, e ha di nuovo bisogno di “carburare” per tornare a pieno regime. E questo rischia di ridurre la produttività, e aumentare lo stress.