Cosa succede e chi paga se si viene investiti da una bicicletta?

bicicletta

Di solito i sinistri su strada riguardano i veicoli a motore. Tuttavia, può accadere anche che l’impatto avvenga tra pedone e bicicletta. Sicchè, la domanda che si ci pone è la seguente: “cosa succede e chi paga se si viene investiti da una bicicletta?”. In generale, pedoni e ciclisti sono gli utenti deboli della strada. Pertanto, sono particolarmente tutelati dalla legge nel caso di incidente con un veicolo a motore, sicchè la responsabilità ricade quasi sempre sul conducente di quest’ultimo. Ciò, salvo che riesca a dimostrare la condotta imprudente e imprevedibile della controparte. Cosa prevede invece la normativa se l’incidente riguarda un ciclista e un pedone? Operiamo dovuti chiarimenti, richiamando la giurisprudenza sul punto.

Incidente tra ciclista e pedone

Sulla questione è intervenuta, recentemente, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13591 del 5 maggio 2020.  Essa si è occupata di un procedimento penale per le lesioni personali, arrecate da un ciclista ad un pedone, intento a praticare jogging, in uh parco pubblico. Nella specie, sia il Giudice di Pace che il Tribunale, hanno dato ragione al pedone, condannando il ciclista a una multa oltre che al risarcimento del danno. Il tutto è stato comminato in virtù del reato di lesioni personali colpose (art. 590 c.p.). La vicenda si è trascinata fino in Cassazione, in quanto il ciclista ha impugnato la sentenza del Tribunale, reputandola ingiusta.

La sentenza della Cassazione

Ebbene, alla domanda: “cosa succede e chi paga se si viene investiti da una bicicletta?, ha risposto, in maniera decisa, la Suprema Corte. Anzitutto, si è precisato che la bici è un veicolo e pertanto deve rispettare le regole previste dal Codice della Strada. Sicchè, gli Ermellini, nel rigettare il ricorso del ciclista, hanno rilevato che costui, avrebbe dovuto prefigurarsi la possibilità di incontrare molti pedoni intenti a praticare jogging. Pertanto, avrebbe dovuto adottare normali criteri di prudenza, adeguando per esempio la velocità allo stato dei luoghi e mantenendo un ampio margine di distanza dai corridori.

Conseguentemente, si è concluso che se egli avesse messo in atto queste accortezze, ciò gli avrebbe impedito di investire il pedone, permettendogli di frenare il mezzo. Tutto questo, ad onta dell’improvviso cambio di direzione da parte del corridore. Inoltre, il ciclista avrebbe dovuto segnalare la propria presenza mediante il campanello, di cui la bicicletta, nel caso di specie, non era dotata. Ciò, in violazione del disposto dell’art. 68 del Codice della Strada. Infine, per rispondere alla domanda su chi paghi in caso di condanna al risarcimento dei danni, la risposta è: personalmente il danneggiante. Ciò in quanto per le biciclette, a differenza che per i veicoli a motore, non è prevista l’assicurazione obbligatoria.