Cosa spetta per la nascita di un figlio

Figlio

Alcune delle misure previste dalla legge sono vincolate al reddito, altre, invece, prescindono da esso e sono rivolte a tutti. Alla domanda: cosa spetta per la nascita di un figlio, si risponde che sussistono i seguenti benefici:

1) assegno di maternità;

2) premio alla nascita;

3) fondo di sostegno alla natalità.

Inoltre, spettano permessi al lavoro, di maternità e paternità obbligatori o facoltativi per poter assistere il bambino nei primi mesi di vita. Partiamo con il primo, ossia con l’assegno di maternità, detto anche bonus bebè. Si tratta di un’integrazione mensile al reddito dei neogenitori che hanno avuto o avranno un bambino tra l’1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020. Per ogni bambino successivo al primo, arrivato nell’arco del 2020, l’assegno è maggiorato del 20%.

I soldi spettano ogni mese per un anno. Detto bonus per il 2020 è stato rimodulato, tant’è che può spettare, anche redditi superiori alla soglia dei 40mila euro o anche in assenza di Isee. Per ottenerlo, occorre presentare domanda entro 90 giorni dalla data della nascita del figlio.

L’importo del bonus bebè dipende dall’Isee. In particolare, per un Isee fino a 7.000 euro, spetta un assegno pari a 1.920 euro annui o a 2.305 euro annui in caso di secondo figlio. Per un Isee superiore a 7.000 euro ma inferiore a 40.000 euro, spetta un assegno pari a 1.440 euro o a 1.728 euro annui in caso di secondo figlio. Per un Isee superiore a 40.000 euro, un assegno pari a 960 euro o a 1.152 euro in caso di secondo figlio. In effetti, viene riconosciuta una maggiorazione del 20% per ogni figlio successivo al primo del genitore che chiede il bonus bebè, purché entrambi siano conviventi. Detto beneficio vale anche in caso di adozioni.

Il premio alla nascita

Altra prestazione che spetta per la nascita di un figlio, è il premio alla nascita. È noto anche come bonus 800 euro, perché questo è l’importo corrisposto dall’INPS per la nascita o per l’adozione di un bambino. La prestazione è destinata alle donne in gravidanza o alle madri italiane o straniere, residenti in Italia. Esse ottengono il bonus allorquando ricorra una delle seguenti condizioni nel 2020: – compimento del settimo mese di gravidanza; – parto; – adozione nazionale o internazionale di un bambino; – affidamento preadottivo nazionale o internazionale. ll bonus viene erogato in un’unica soluzione per ogni evento e per ogni figlio nato o adottato e non concorre alla formazione del reddito complessivo.

Fondo a sostegno alla natalità

Dal 2019 è attivo il terzo beneficio che è il Fondo di sostegno alla natalità. L’obiettivo è quello di garantire ai genitori con uno o più figli l’accesso al credito. Con esso è possibile chiedere un prestito fino a 10mila euro, senza limiti di reddito, fino al compimento del terzo anno di età del bambino. Il finanziamento deve essere restituito entro un massimo di sette anni. La domanda va presentata a una delle banche che aderiscono all’iniziativa, il cui elenco è rinvenibile sul sito di Consap.

Il congedo per maternità

Si tratta di un periodo di assenza obbligatoria dal lavoro di cui può usufruire la lavoratrice negli ultimi mesi della gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino. Durante questo periodo, la neomamma ha diritto ad un’indennità erogata dall’INPS, pari alla retribuzione ordinaria. Il congedo spetta anche in caso di adozione o di affidamento di un minore. Il periodo di astensione obbligatoria comprende il periodo prima del parto e quello successivo. Prima del parto, il congedo interessa i 2 mesi precedenti la data presunta del parto (salvo flessibilità) e il giorno del parto. Dopo il parto, invece, ci sono 3 mesi di assenza obbligatoria.