In Borsa si apre una settimana con molti interrogativi. L’espandersi del contagio in Italia e in Europa può essere un deterrente per gli acquisti. Dall’andamento di oggi si capirà come può essere la settimana che sta cominciando. Ecco cosa può succedere oggi in Borsa e quali sono i 3 fattori che influiranno sui prezzi.
Il Covid torna a fare paura. Quanto peserà sui listini?
La seduta di venerdì per Piazza Affari è stata molto positiva. Forse al di là delle aspettative. Ma alle volte, non è tutto oro quello che luccica. Nell’articolo di venerdì di analisi della giornata dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa, abbiamo messo in evidenza quali sono stati i motivi del rialzo.
Per le ragioni elencate, la performance di venerdì è molto più vicina ad essere un rimbalzo che una vera e propria inversione di breve periodo. Perciò nella seduta di oggi si potrebbe assistere a una nuova discesa dei prezzi.
Sono tre i fattori che potrebbero pesare oggi sulle quotazioni. Il primo fattore è la chiusura negativa di venerdì di Wall Street. L’S&P500 dopo un avvio positivo ha terminato la seduta in calo.
Il secondo fattore riguarda l’allargarsi del contagio del Covid. In Europa si moltiplicano le misure di restrizione e adesso c’è veramente il rischio di un nuovo lockdown generalizzato. Anche se queste misure tampone, e un po’ a macchia di leopardo, tendono a evitarlo.
Cosa può succedere oggi in Borsa e quali sono i 3 fattori che influiranno sui prezzi
Il terzo fattore è puramente tecnico. Provate a osservare un grafico a barre giornaliere dell’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) con una media mobile semplice a 200 periodi. Vi accorgete di un fenomeno evidentissimo.
Da luglio la media mobile fa da resistenza ai prezzi. Negli ultimi tre mesi, per ben 5 volte questa ha respinto i tentativi di rialzo. L’ultimo proprio nelle sedute del 13 e del 14 ottobre scorsi.
Attualmente la media mobile passa per 19.780 punti. Quindi, per avere una nuova fase rialzista in Piazza Affari, i prezzi questa settimana dovrebbero chiudere sopra la soglia dei 19.800 punti. Meglio sarebbe se la chiusura fosse settimanale, ovvero se venerdì i prezzi fossero sopra 19.800 punti.
Ma, come abbiamo scritto, c’è un rischio concreto di una nuova fase ribassista. Che potrebbe trasformarsi in una nuova profonda correzione, se tra gli operatori si diffondesse l’idea di un nuovo blocco generalizzato. Al ribasso la soglia dei 19.000 punti diventa un baluardo che non dovrebbe essere violato. In caso di sfondamento del supporto, i prezzi potrebbero tornate velocemente a 18.500 punti.
Approfondimento
Per conoscere l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa, clicca qui.