Il lavoratore colpito da grave disabilità che usufruisca del regime legge 104 può chiedere permessi retribuiti ad ore o a giorni. Ma come può usarli esattamente? Cosa può fare il lavoratore con la Legge 104 per il lavoro straordinario? Uno dei principali diritti di cui il disabile gode in questo caso è proprio quello di assentarsi dal lavoro per un certo numero di ore prendendo comunque la retribuzione.
In particolare i permessi possono consistere in 1 o 2 ore di assenza giornaliera dal lavoro. Oppure 3 giorni di assenza al mese anche frazionabili in ore. Le legge vincola l’uso di quei permessi allo svolgimenti di precise attività. Per esempio il disabile che usufruisce in prima persona della 104 non ha particolari vincoli. Il soggetto che usufruisce dei permessi perché ha un familiare disabile deve invece usare i permessi per assistere il disabile stesso.
Sulla base di queste premesse è possibile valutare se i permessi 104 siano compatibili con il lavoro straordinario.
Cosa può fare il lavoratore con la Legge 104 per il lavoro straordinario
Lo straordinario non può superare le 48 ore mensili o le 250 ore annuali.
In generale il lavoratore non può svolgere straordinario nello stesso giorno in cui abbia preso un permesso a lavoro. Invece il lavoratore potrà svolgere lavoro straordinario negli altri giorni se usufruisce della 104 per finalità di assistenza ad un parente.
Anche il lavoratore disabile che abbia la 104 per le sue stesse condizioni può svolgere straordinario. Occorre però che questo non sia incompatibile con le sue condizioni di salute. Sarà possibile valutarlo in base alle ragioni per cui abbia ottenuto le agevolazioni della 104. La disciplina di legge è logica, se pensiamo che lo straordinario espone il lavoratore ad un maggiore stress. Si tratta, infatti, di un prolungamento dell’orario di lavoro che comporta stress fisico e psicologico.