In attesa del nuovo DPCM col quale si deciderà il Natale degli italiani, ci si chiede che fine faranno i famosi e tanto amati mercatini di Natale. In alcune regioni italiane questa tradizione venuta dal Nord era diventata un’occasione importante di condivisione. Non solo per l’atmosfera magica creata grazie a stand, luci colorate, prodotti e cibi tipici; i mercatini sono fondamentali anche per l’economia dei paesi in cui si svolgono. In quest’anno molto particolare, dove ancora il rischio per il Covid-19 è alto, cosa ne sarà dei mercatini di Natale 2020?
Mercatini di Natale addio
Ciò che è stato deciso dal Governo il 3 novembre sembra non avere soluzioni: tutte le manifestazioni a base commerciale e fieristico non potranno svolgersi. I mercatini sono tra queste attività. Il colore della regione deciso in base al grado di pericolosità e alla presenza di contagi non cambia nulla.
Anche il Trentino Alto-Adige, la regione che più sente forte la tradizione dei mercatini, emana ordinanze che vietano l’organizzazione di tutti gli eventi natalizi. Sulla stessa linea i comuni di Bolzano, Merano, Vipiteno e Brunico. Divieto anche a Verona, Aosta e Trento.
Anche in Germania sono state annullate alcune tradizioni natalizie, tra cui i mercatini di Natale per la gran parte cancellati. Quest’anno pare si dovrà rinunciare al profumo delle caldarroste, ai vini e bevande caldi e all’atmosfera festosa e chiassosa del tradizionale Natale.
Cosa ne sarà dei mercatini di Natale 2020?
Più che domandarsi cosa ne sarà dei mercatini di Natale, è bene chiedersi quali ripercussioni economiche determinerà questa decisione. Le economie locali soffrono già della mancanza di turismo, specialmente sportivo legato allo sci. La mancanza dei mercatini mette in ginocchio i paesi che in questo periodo di festa gioivano degli acquisti natalizi per le strade addobbate.
La speranza sarà l’ultima a morire e per questo si aspetterà il 3 dicembre. Le città italiane non hanno comunque rinunciato alle luci e luminarie festive per le strade principali né ai Presepi. Il grande albero adorno di decorazioni è stato eretto già nelle piazze principali di Torino, Milano e Brescia.