Cosa ha detto Mario Draghi al meeting di Rimini? Ieri l’ex governatore della BCE ha parlato al Meeting di CL in corso, come ogni anno a Rimini. E, come sempre accade, tutti erano attenti. Molto attenti. Perché quando Draghi parla, le persone devono ascoltare. L’Ex governatore di Banca d’Italia e BCE è stato recentemente chiamato da Papa Francesco come membro ordinario dell’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali. Un suo intervento a Rimini era dunque atteso, e non è mancato.
E cosa ha detto l’uomo che ha salvato l’Italia e l’Europa con il suo famoso “whatever it takes” nel luglio del 2012? E’ stato un gran bel discorso, con un chiaro riferimento. I giovani ed il loro futuro. E tutto quanto detto è più che condivisibile. D’altronde, da una persona come Draghi, che fu calmo anche nel momento del caos più completo, non ci si potrebbe attendere altro. Continuate a leggere ed in pochi minuti sarete informati di ogni cosa.
Cosa ha detto Mario Draghi al meeting di Rimini?
Per sommi capi, ha detto che i sussidi servono solo a sopravvivere. Sussidi come quelli distribuiti a pioggia durante la crisi. Ma anche prima. E che i giovani hanno bisogno di ben altro. Istruzione e formazione. Ed in dosi massicce, innanzitutto. E poi bisogna che abbiano tutti gli strumenti per affrontare al meglio le sfide del mondo del lavoro. La sferzata è arrivata con la critica pesante della miopia politica delle attuali classi dirigenti. Una forma di egoismo collettivo che ha indotto i governi a distrarre capacità umane e altre risorse. Distrazione in favore di obiettivi con più certo e immediato ritorno politico. E ciò non è più accettabile oggi.
Poi, non perdere la speranza
E scegliere con chiarezza il futuro da costruire. La politica economica non deve aggiungere incertezza a quella provocata dalla pandemia e dal cambiamento. Non dobbiamo finirne dominati, ma essere noi a dominarli. E un’altra parola chiave è stata pragmatismo. Chiaramente, da una persona pratica come Draghi non si poteva pensare che avrebbe detto cose diverse. E il pragmatismo si porta dietro chiari obiettivi. Da definire bene ed attuare ancora meglio.
E non è mancato un capitolo sul debito. Debito che ci porteremo dietro per molto tempo. Soprattutto quello sostenuto adesso. Debito che sarà sottoscritto da Paesi, istituzioni, mercati e risparmiatori. E che sarà sostenibile, continuerà cioè a essere sottoscritto in futuro, se utilizzato a fini produttivi. Ad esempio in investimenti nel capitale umano, nelle infrastrutture cruciali per la produzione, nella ricerca.
Un discorso politico?
L’unica cosa che l’ex governatore non è stato è stato un politico. E quello sul palco di Rimini non era un politico. Ma uno sferzatore di cattive abitudini. Ed una persona chiaramente in grado di indicare una rotta e gli strumenti per seguirla al meglio. Ma chi si aspettava un discorso politico di Draghi è rimasto deluso. C’è chi continua a scommettere che sarà il Prossimo PdC. Chi il prossimo PdR. Noi, al momento, vediamo solo un leader di cui ci sarebbe assoluto bisogno.