In questo periodo di grave crisi finanziaria, molti lavoratori devono affrontare grosse difficoltà economiche. La Cassa Integrazione ha abbassato sensibilmente le entrate per molti dipendenti. I lavoratori autonomi spesso fronteggiano un drastico calo del loro fatturato e tanti precari hanno perso la propria occupazione.
Talvolta anche chi ha un lavoro fatica ad arrivare a fine mese a causa di irregolarità nel pagamento degli stipendi. Questo problema, che un tempo riguardava quasi esclusivamente i dipendenti delle piccole imprese, ultimamente interessa anche la pubblica amministrazione. Addirittura alcuni lavoratori della scuola pubblica lamentano mensilità non saldate da parte del ministero competente. In questo articolo analizzeremo proprio cosa fare se lo stipendio non arriva nei tempi previsti.
Individuare il responsabile
Ogni contratto di lavoro prevede una data precisa per l’accredito dello stipendio. La citata categoria degli insegnanti, ad esempio, riceve il bonifico il 23 di ogni mese. I lavoratori del credito e della grande industria percepiscono generalmente la paga il 27. Alcuni contratti prevedono invece che il pagamento avvenga entro il decimo giorno del mese successivo al periodo lavorato. Qualora i soldi non arrivino nei tempi concordati bisognerà capire chi è il responsabile del disguido. Insomma, è il datore di lavoro che non paga o si è verificato un problema di natura tecnica?
Le difficoltà delle imprese
Se anche i colleghi non hanno ricevuto quanto atteso, è molto probabile che il datore di lavoro non abbia provveduto al pagamento. Dunque, cosa fare se lo stipendio non arriva ad alcun lavoratore dell’impresa? In questo caso, i dipendenti hanno diritto a rivolgersi alle associazioni sindacali per far valere i propri diritti. La Legge 4/1953 impone infatti agli imprenditori di consegnare la busta paga e provvedere ai relativi pagamenti entro date precise. In caso contrario, i dipendenti potranno chiedere le dimissioni per giusta causa e procedere all’invio di un decreto ingiuntivo. Vista la congiuntura economica, è comunque consigliabile un confronto informale con l’ufficio amministrativo. Nell’ottica di risolvere la problematica in via bonaria e il più velocemente possibile.
Cosa fare se lo stipendio non arriva
Qualora il datore di lavoro dimostrasse di aver provveduto al pagamento, potrebbero esserci stati dei problemi tecnici con la banca. In questo caso è bene contattare immediatamente il proprio Istituto. I funzionari potrebbero infatti sbloccare manualmente un bonifico contenente degli errori formali. Oppure fornire indicazioni su possibili tempi tecnici di accredito o di contabilizzazione. Un pagamento di spettanze effettuato tramite assegno potrebbe poi tardare a causa delle tempistiche per disponibilità liquida della banca. In altre parole, un assegno potrebbe risultare nel saldo contabile ma non in quello disponibile. In questo caso il correntista dovrà attendere i tempi indicati dal contratto di conto corrente. Generalmente non superiori ad una settimana.