Talvolta accade che, nonostante sussista una prescrizione chiara e viga una regola di civiltà, purtuttavia, non viene rispettato il parcheggio riservato ai disabili. A questo punto, si potrebbe chiamare la Polizia Municipale per far comminare le multe del caso ed ottenere la rimozione del veicolo. Tuttavia, non sempre è possibile ottenerne l’intervento e, quindi, non sempre si riesce a risolvere l’esigenza impellente di parcheggiare. Allora, si ci chiede: “cosa fare quando il parcheggio per disabili è occupato?”.
Ebbene, considerato che, troppo spesso, la segnaletica non viene osservata, si può pensare di presentare domanda al Comune per ottenere l’autorizzazione all’apposizione di dissuasori. Si tratta di paletti mobili che impediscono il parcheggio ai non autorizzati. Tuttavia, si ci chiede se si ha il diritto di ottenere l’istallazione, oppure no. In proposito, una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, ha ribadito un principio sacrosanto. Ossia: ai disabili spetta il diritto al parcheggio se le strisce gialle sono occupate.
Quali sono le facoltà concesse dalla legge?
Il problema si pone anche perché se il parcheggio sulle strisce gialle viene occupato da un’auto senza autorizzazione, il disabile non può parcheggiare in seconda fila. Non potrà, inoltre, neppure occupare le strisce blu senza pagare il ticket. Allora, cosa fare quando il parcheggio disabili è occupato? Sulla questione è intervenuta, a difesa dei disabili, anche una sentenza della Cassazione, secondo cui il trasgressore commetterebbe addirittura il reato di violenza privata.
Pertanto, chi parcheggia sul posto destinato ai disabili, potrebbe esser querelato per detto reato. Rispetto, invece, alla questione della legittimità ad ottenere l’autorizzazione per il dissuasore, vediamo come si è orientata la giurisprudenza. Ebbene, il Comune, dinanzi alla prova che l’area destinata al portatore di handicap viene puntualmente occupata da chi non ha diritto, è tenuto a concedere l’autorizzazione. E’ tenuto, cioè, ad autorizzare l’installazione di siffatti strumenti, a tutela dell’invalido o, in alternativa, di altri che gli garantiscano il diritto al parcheggio.