Estate, sole, spiagge. E insolazioni. La prima causa di ricovero degli ospedali delle località di mare. Lasciamo stare l’emergenza coronavirus, stando ai dati delle strutture ospedaliere italiane, che, vale la pena ricordare ancora una volta, sono le migliori del mondo, un ricovero estivo su tre è per colpo di sole. O, insolazione, in termine tecnico. Ecco allora che i nostri esperti si mettono a vostra disposizione e vi spiegano cosa fare in caso di insolazione e quando bisogna ricorrere alle cure mediche.
Cos’è l’insolazione e come si annuncia
Anticipiamo subito un consiglio: evitiamo di rimanere col capo esposto durante le ore di maggior caldo: ossia dalle 11.30 alle 14.30. quando cioè sole, atmosfera e luogo circostante hanno raggiunto la temperatura più alta della giornata. Parliamo di esposizione diretta, perché qualcuno potrebbe giustamente obiettare che alla sera, col carico di tutta la giornata, arriviamo alle punte di calore maggiori. Ma qui allora parliamo di superfici, di terreno, non di sole diretto sul nostro corpo. L’insolazione è l’insieme del calore accumulato dal nostro organismo e le radiazioni ultraviolette che lo colpiscono. Si manifesta con:
- forte mal di testa;
- vertigini;
- stanchezza;
- malessere generico.
Attenzione agli stati più gravi
Non dobbiamo assolutamente sottovalutare questi primi e importanti segnali. Se, infatti, subentrano perdita di coscienza e svenimento, stato di confusione o smarrimento e convulsioni, la situazione sta degenerando! Bambini, anziani e donne in gravidanza devono stare particolarmente attenti all’esposizione ai raggi solari! Quando il caldo corporeo e l’umidità dell’aria fanno sì che immagazziniamo più caldo di quanto possiamo espellerne, ecco che siamo a rischio colpo di sole. Cosa fare in caso di insolazione e quando bisogna ricorrere alle cure mediche sono due concetti talmente importanti da non farcene sfuggire il significato!
Primo intervento
Nel caso in cui non siamo in zone attrezzate con personale preparato e istruito, ricordiamoci di:
- spostarci al fresco e all’ombra;
- sdraiamo il soggetto colpito e rinfreschiamolo con spugnature di acqua fresca, ma non col ghiaccio;
- chiamiamo immediatamente il 118 all’apparire dei sintomi più gravi sopra descritti.
Ricordiamo ancora una volta, attraverso i nostri esperti, che un intervento immediato può salvare una vita!
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