Cosa fare in Borsa questa settimana per sfruttare il boom dei prezzi

Ftse Mib

Cosa fare in Borsa questa settimana per sfruttare il boom dei prezzi? Nell’ultima seduta della precedente ottava, quella di venerdì 5 giugno, Piazza Affari ha messo a segno la tredicesima giornata consecutiva al rialzo. In due settimane la Borsa ha guadagnato oltre il 20% e molti cominciano a domandarsi quanto ancora Piazza Affari potrà correre. E soprattutto cosa fare in Borsa questa settimana per sfruttare il boom dei prezzi.

Un sentiment di euforia sta spingendo la Borsa

Facciamo la prima considerazione. Oramai la Borsa di Milano sta seguendo delle logiche che niente hanno a che fare con la realtà dell’economia. I dati macroeconomici negativi sull’occupazione, il crollo delle vendite al dettaglio, le prospettive di un Pil in discesa del 9% per il 2020.  Tutti questi elementi non toccano i prezzi della Borsa italiana che sale spinte da una euforia che sta attraversando trasversalmente tutti i mercati. Finché questa euforia regnerà sui mercati Piazza Affari salirà.

Da un punto di vista tecnico Piazza Affari ha una impostazione rialzista.

Occorre tenere in considerazione anche un altro fattore. Da un punto di vista tecnico con la chiusura di venerdì i prezzi hanno superato la soglia psicologica dei 20mila punti. Questo superamento proietta per i prossimi mesi l’indice Ftse Mib (INDEX-FTSEMIB) verso il massimo annuale in area 25.000 punti. Quindi dalla chiusura del 5 giugno, in teoria Piazza Affari ha ancora un margine di apprezzamento di circa il 25%.

Nel breve è possibile una pausa nella corsa al rialzo, anzi è auspicabile. Quindi in questa settimana si potrebbe assistere ad una correzione dei prezzi con discesa verso i 19.000 punti. Nella peggiore delle ipotesi l’indice potrebbe anche scendere in area 18.400 punti.

Cosa fare in Borsa questa settimana per sfruttare il boom dei prezzi

I ritardatari, coloro che ancora non sono entrati in acquisto sul mercato azionario, dovrebbero attendere la correzione per comprare a prezzi più convenienti. Invece, a chi ha investito in ottica di medio e lungo periodo, è consigliabile mantenere le posizioni. Gli investitori con orizzonte temporale a 6 – 12 mesi o più, non dovrebbero lasciarsi impressionare da una possibile correzione. Questa potrebbe essere decisa ma probabilmente non troppo profonda e temporalmente breve.