Cosa fare del proprio TFR

Testamento TFR

Cosa fare del proprio TFR? Se lo si lascia in azienda il ritorno non sarà dei migliori. Secondo la COVIP, Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, negli ultimi dieci anni il Trattamento di Fine Rapporto ha avuto una rivalutazione di appena l’1,8% annuo. Vediamo invece come si sono comportati i Fondi Pensione.

Differenze tra FPC, FPA e PIP

La differenza sostanziale tra Fondi Pensione Chiusi (FCP), Fondi Pensione Aperti (FCA) e Piani Individuali Pensionistici (PIP) dipende da chi li gestisce e da coloro che possono accedervi.

I Fondi Chiusi (o negoziali) sono destinati a specifiche categorie professionali o a dipendenti di una singola azienda. A quanto ognuno sceglie di destinare al Fondo vanno ad aggiungersi i contributi versati dal datore di lavoro per il TFR.

I Fondi Pensione Aperti sono gestiti da intermediari – banche, SIM (Società di Investimento Mobiliare), SGR (Società di Gestione Risparmio), compagnie di assicurazione – e sono aperti a tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi.

I PIP sono contratti di tipo assicurativo e possono essere attuati mediante contratti di Ramo I e di Ramo III. Questi ultimi sono solo di tipo “unit linked”, hanno cioè una componente assicurativa e una finanziaria e, quindi, espongono a un rischio più elevato nell’eventualità di un più alto rendimento. Tutte queste forme di previdenza possono essere anche un valido escamotage per difendersi da eventuali patrimoniali.

Rendimento 2011-2020 dei Fondi Pensione e PIP

I rendimenti nel solo 2020 sono stati positivi sia per i fondi negoziali che per i fondi aperti: 3,1% e 2,9%. E questo al netto dei costi di gestione e della fiscalità.

Sono risultati marginalmente negativi, invece, per i PIP di ramo III (-0,2%). Per le Gestioni Separate di Ramo I, meno rischiose, il risultato è stato pari all’1,4%.

Nei dieci anni da inizio 2011 a fine 2020, sempre secondo la COVIP, i rendimenti del risparmio previdenziale sono stati nel complesso soddisfacenti. Il rendimento medio annuo composto è stato, infatti, pari al 3,6% per i Fondi Pensione Chiusi (FPC) e al 3,7% per i Fondi Pensione Aperti (FPA).

I PIP di Ramo III hanno messo a segno un +3,3%, mentre le Gestioni di Ramo I il 2,4%. Tutti ben al di sopra dell’1,8% della rivalutazione del TFR. I dati COVIP, quindi, forniscono una risposta chiara alla domanda cosa fare del proprio TFR.