Cosa fare col conto se la nostra filiale cambia gruppo bancario

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Le concentrazioni bancarie possono creare qualche confusione negli utenti finali, titolari di conto corrente. Può capitare di ricevere una lettera che ci comunica l’avvenuta cessione dello sportello bancario dove da tempo siamo clienti. E magari custodiamo i nostri risparmi.

Nella lettera ci dicono in sostanza che cambieremo banca, senza averlo deciso noi. Conti correnti, depositi e mutui passano al nuovo istituto, così come tutti gli altri rapporti esistenti. Si tratta di un evento che è avvenuto spesso negli ultimi anni, ha riguardato migliaia di persone. E che possiamo comprendere e affrontare in modo davvero semplice.

Ecco cosa fare col conto se la nostra filiale cambia gruppo bancario. Una mini guida a cura degli Esperti di Risparmio di ProiezionidiBorsa.

Che tipo di clienti siamo

Se siamo clienti privati, tradizionali e amiamo il rapporto personale con i funzionari e la visita in banca o in posta ci rassicura, possiamo non fare assolutamente nulla. Perché per legge, c’è l’obbligo di mantenere le condizioni che ci vengono praticate oggi, almeno per i prossimi due anni.

Abbiamo, dunque, tutto il tempo di osservare la nuova banca. E capire se, con i suoi servizi, può fare al caso nostro. Se invece siamo un cliente sofisticato dal punto di vista dei servizi, per esempio da remoto, muoviamoci così. Possiamo fare un’indagine preventiva, andando a visitare il sito della banca che subentrerà. Per capire se ci piace il taglio dei servizi che avremo presto a disposizione.

Cosa fare col conto se la nostra filiale cambia gruppo bancario

Se abbiamo invece un conto aziendale, possiamo fare un’indagine prima che la cessione arrivi nella nostra zona. Appena abbiamo notizia della prossima transizione da siti, giornali o Tv, diamoci da fare per capire quali sono i servizi che ci verranno proposti anche nella nostra filiale.

Possiamo chiedere notizie sulla banca alla quale saremo trasferiti ad imprenditori del nostro settore, residenti in altre province. Possiamo contattarli, ad esempio, attraverso le associazioni di categoria. Oppure possiamo andare di persona a interpellare una filiale dello stesso gruppo in un’altra città vicina.

Che alternativa invece abbiamo

Altrimenti abbiamo una sola alternativa. Chiudere il conto e far trasferire i nostri soldi e risparmi nella filiale della vecchia insegna più vicina alla nostra sede. Che però spesso non è prossima.

Facciamo bene i conti: se conviene fare dei chilometri per affetto verso un marchio che stimiamo oppure mantenere dei rapporti personali consolidati e armarci di pazienza. Perché qualche disguido risolvibile spesso capita, per esempio in tema di ricevute bancarie.