Cosa devono fare i risparmiatori in questa fase?
Bella domanda, vero? A sapere con sicurezza la risposta ci si costruirebbe la fama di Oracolo. In questo momento forse persino più importante di un altro oracolo, quello sì vero, cioè Warren Buffett, il più grande investitore di sempre.
Ma il risparmiatore medio italiano non è l’Oracolo di Omaha. E cosa deve fare un risparmiatore con i propri soldi, il proprio denaro, i propri investimenti, in questa fase? Deve vendere o tenere duro? Deve necessariamente liquidare i propri fondi, ETF e polizze, o può farcela ancora per un po’, magari in attesa degli aiuti statali che stanno arrivando? E con quel piano di accumulo, cosa posso (meglio, devo) fare? Domande esistenziali, davvero. E che in parecchi casi sono tutto, per molte persone.
Perché una cosa dev’essere chiara. Prima di poterlo investire, il denaro va guadagnato. E qualunque investitore, prima di essere tale, è un lavoratore. E se è un dipendente privato, o un imprenditore, in questo momento si trova in una situazione drammatica. Quasi certamente, ha l’attività bloccata e, con essa, è venuto meno il flusso di cassa necessario a mantenere sotto controllo il bilancio domestico.
Cosa devono fare i risparmiatori in questa fase?
Mantenere la calma, innanzitutto. Anche se è più facile a dirsi che a farsi, ovviamente. Perché guardare ai risparmi ed a come utilizzarli (se fosse indispensabile farlo) è il tema del momento per quell’esercito di professionisti, esercenti, commercianti ed artigiani che non sta lavorando, o lavora a regime ridottissimo. L’importante, ripetiamo, è non agire in preda al panico o all’ansia. Perché è in momenti come questi che si fanno errori di cui poi ci si pente, soprattutto se il denaro di cui si vuole cercare di disporre è immobilizzato in investimenti non troppo liquidi, come gioielli o case. Ed anche gli strumenti più liquidi, come polizze o fondi, vanno ben ponderati. perché spesso prevedono commissioni di uscita se disinvestiti anticipatamente, oltre che una performance certo non gloriosa. Ah, e non scordiamoci le tasse, che si pagano automaticamente al momento del disinvestimento.
Le soluzioni?
Ci sono gruppi come Mediolanum che offrono prestiti, erogati velocemente, senza garanzia, fino a 15.000 euro, a tassi di mercato. Alcune compagnie assicurative (Alleanza, Reale Group) hanno deciso di azzerare i tassi per i prossimi 12 mesi sui finanziamenti concessi sulle polizze. Queste soluzioni sono state evidenziate anche da Il Sole 24 Ore di venerdì. Ma ce ne sono molte altre, visto che tante banche e compagnie assicurative stanno facendo pubblicità di offerte che vengano incontro ai bisogni del risparmiatore/lavoratore. E l’assalto al sito dell’INPS, che non ha retto (dimostrando ancora una volta l’insipienza digitale e tecnologica della P.A.) dimostra che l’esercito delle Partite IVA ha realmente bisogno di aiuto.