Cosa comprare e vendere dopo le elezioni europee

Cosa comprare e vendere dopo le elezioni europee

 Il voto si è concluso e il risultato ha sorpreso tutti.  Cosa comprare e vendere dopo le elezioni europee?

Boom di affluenza per elezioni che, solitamente, vengono snobbate un po’ ovunque. Il che è già un buon risultato.

Cosa comprare e vendere?

Ma a stupire è l’avanzata, inferiore alle attese, dei populisti. Il tornado temuto non c’è stato ma è anche vero che i classici partiti perdono potere e gli euroscettici avanzano. In poche parole è il classico bicchiere mezzo pieno.

Per questo motivo ci si interroga su cosa vendere o comprare dopo le elezioni europee. Questo perché se è vero che in Germania la Merkel scende, in Gran Bretagna il partito pro-Brexit di Nigel Farage vola e in Francia Le Pen arriva a raggiungere Macron, il tutto mentre in Italia la Lega raddoppia i voti delle politiche, è anche vero che le frange più estreme (Gilet Gialli in Francia e Afd in Germania su tutti) non vincono.

Quindi cosa comprare e vendere dopo le elezioni europee?

Occhio allo spread

La prima cosa da notare è la risalita dello spread. Fatto del tutto normale vista la corsa della Lega e lo sbilanciamento dei poteri nel futuro del Governo italiano.

Da Unicredit, infatti, sottolineano più volte questo come fattore di possibile crisi o, molto più probabilmente, di rimpasto.

Stesso parere per gli analisti di Barclays che aggiungono come l’esito delle elezioni europee in Italia potrebbe portare, sui mercati, ad una percezione negativa dell’atmosfera politica della nazione. Roma, dunque, sorvegliata speciale?

Senza dubbio, con la consolazione che, però, non ci dovrebbe essere nessun effetto contagio al resto d’Europa. Il problema di fondo?

Per quanto riguarda l’Europa intera è il fatto che nessuno degli schieramenti in corsa ha ottenuto una maggioranza tale da poter dettare legge. Il che rende difficile capire chi, in generale, sarà il nuovo presidente della Banca Centrale Europea, così come anche chi succederà a Jean-Claude Juncker a capo della Commissione Europea oppure a Donald Tusk alla Commissione.

Cosa comprare e vendere dopo le elezioni europee? La situazione sui bond

Da qui una strategia sull’euro (da monitorare) così come le obbligazioni sovrane. Un punto debole?

Le azioni italiane e in particolare le banche, proprio per la loro esposizione ai Btp (attualmente sotto pressione) e alla politica nazionale. Da qui anche un’altra considerazione: più che vedere chi ha vinto oggi (cosa impossibile perché non ci sono i numeri)sarà interessante constatare chi riuscirà ad imporsi in Europa.

Infatti il populismo nell’Ue, potrebbe essere l’ago della bilancia per la costruzione di una maggioranza in parlamento. Da qui la necessità di rifare i calcoli sul lungo termine per gli investitori.