Partite iva, piccole e medie imprese, professionisti e ditte individuali corsa alla moratoria dei finanziamenti. Con la pubblicazione del Cura Italia arrivano anche le specifiche del Ministero dell’Economia che illustra come fare per accedere alla moratoria dei finanziamenti. Si tratta di un volume di prestiti di oltre 220 miliardi di euro.
Cosa possono ottenere le imprese
In questo pacchetto di sostegno rientrano il congelamento delle linee di credito, finanziamenti sui titoli, scadenze di prestiti, rate e canoni fino al 30 settembre.
I requisiti
Coloro che stanno preparando la corsa alla moratoria dei finanziamenti non devono avere posizioni debitorie classificate come esposizioni deteriorate e non deve avere le ultime tre rate non pagate in parte o totalmente.
Lo stato di emergenza
Ci troviamo in una situazione difficile per colpa del coronavirus quindi anche coloro che hanno ottenuto misure di sospensione o ristrutturazione dello stesso finanziamento in due anni possono ricorrere alla moratoria dei finanziamenti.
Come presentare la domanda
La corsa alla moratoria dei finanziamenti è partita da pochi giorni, banche e tutti i soggetti autorizzati a concedere finanziamenti si stanno vedendo giungere in sede le richieste da parte delle imprese via Pec. Prima di fare ciò è meglio contattare la banca o l’intermediario finanziario perché si potrebbero avere altre opportunità come l’intervento del Fondo di garanzia PMI.
I motivi per chiedere la moratoria dei finanziamenti
Una delle criticità più annose subentrate con l’avvento del coronavirus nelle aziende è la mancanza della liquidità. Questo è un buon motivo per chiedere la moratoria dei finanziamenti. Molti si sono chiesti cosa succede se il finanziamento è supportato da una garanzia pubblica. Non c’è nessun problema perché chi ha erogato il finanziamento penserà a fare le dovute comunicazioni all’ente agevolatore.
Tre possibilità
I soggetti interessati alla moratoria dei finanziamenti avranno tre possibilità: sospensione dell’intera rata o dell’intero canone o solo della quota capitale. Le banche o l’intermediario finanziario dovranno accettare e non poter fare controfferte.