Numerosi incentivi sono stati introdotti dal Governo da inizio pandemia, subordinati al possesso di alcuni requisiti. Come sempre accade, ci sono persone che accedono ai benefici senza averne diritto, avvalendosi di autodichiarazioni false o documenti alterati. Non c’è, dunque, da stupirsi, che l’Agenzia delle Entrate intensifichi le verifiche sulle agevolazioni di volta in volta introdotte. Ciò, anche per disincentivare le truffe ai danni dello Stato, con le quali si sottraggono soldi agli altri cittadini.
Sicché, ci saranno controlli approfonditi e inaspettati del Fisco sul Superbonus al 110% e sugli altri bonus casa, nel 2022. Con riguardo agli stessi, si procederà all’accertamento della sussistenza dei requisiti da parte dei richiedenti. Poi, si controlleranno le modalità di pagamento dei lavori, cioè la cessione del credito o lo sconto in fattura. Dunque è certo che tra le priorità per il Fisco ci saranno i bonus ristrutturazioni, bonus facciate, sisma bonus. Insomma, tutti i benefici per i quali sussiste la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura.
Controlli approfonditi e inaspettati del Fisco sul Superbonus al 110% e sugli altri bonus casa nel 2022
Ebbene, in caso di cessione del credito o sconto in fattura, il contribuente dovrà presentare un visto di conformità. Detto obbligo verrà meno solo se la dichiarazione sarà presentata direttamente dal contribuente con la precompilata dell’Agenzia delle Entrate. Oppure, attraverso Caf e intermediari. Inoltre, il Fisco controllerà i costi sostenuti dal contribuente in base ai lavori realizzati. A tal uopo, il Ministero per la Transizione Ecologica, anche per gli interventi diversi dal Superbonus, predisporrà un apposito tariffario. In quest’ultimo, sono indicati i prezzi massimi da rispettare in base agli interventi. In questo modo, si cercherà di evitare che si gonfino i costi per ottenere guadagni maggiori.
Verifica dei requisiti per beneficiare del bonus
Vediamo, adesso, come verranno effettuati i controlli per accertare la sussistenza dei requisiti per beneficiare dei bonus. Il Fisco individuerà dei profili di rischio sulla base della coerenza e della regolarità dei dati posseduti dall’Anagrafe Tributaria o dall’Agenzia delle Entrate. Questi saranno confrontati con quelli contenuti nelle comunicazioni per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. A quel punto, se si riscontrano irregolarità, il Fisco sospenderà per 30 giorni le comunicazioni, per accertamenti.
In seguito, se i dubbi si superano, le comunicazioni di cessione dei crediti o di sconto in fattura proseguiranno. Diversamente, saranno annullate. In più, è compito di tutti coloro che, venendo in contatto con la pratica, individuino operazioni sospette, di farne segnalazione. Si tratta, in particolare, di professionisti e intermediari.
Infine, è bene sapere che per recuperare il beneficio illecitamente incassato, il Fisco ha a disposizione 5 anni. Più precisamente, la prescrizione cade il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’accertamento. Tuttavia, la prescrizione si allunga ad 8 anni, nel caso di rilevamento di crediti inesistenti o compensazioni indebite.
Approfondimento
Ultime novità su limiti di spesa e lavori ammessi con il Superbonus al 110%