Controlli a tappeto per i lavori che sfruttano il Superbonus iniziati prima di questa data

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L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, acronimo ENEA, ha acceso i riflettori sul Superbonus. Le istanze di richiesta sotto controllo sono quelle antecedenti il primo luglio. Dunque sono iniziati controlli a tappeto per i lavori che sfruttano il Superbonus iniziati prima di questa data. Infatti, l’ENEA ha deciso di controllare tutte le pratiche fino al primo luglio, mentre per quelle successive i controlli saranno a campione.

L’Attestazione di prestazione energetica

Sotto la lente di ingrandimento non solo l’Attestato di prestazione energetica (Ape) ma anche tutta la documentazione presentata. I contribuenti, infatti, per ottenere i benefici, hanno caricato una serie di documenti sul portale. ENEA potrà richiedere al contribuente delle integrazioni oppure inviare del personale incaricato che verifichi la bontà dei dati trasmessi.

Cosa è il Superbonus

Il Decreto Rilancio ha introdotto questa misura. Il cittadino per sistemare la propria casa può ottenere  una detrazione Irpef/Ires del 110% sul computo totale delle spese sostenute. Gli interventi alla casa devono riguardare il risparmio energetico oppure la riduzione dei rischi in zone sismiche.

Il Superbonus dal punto di vista energetico viene riconosciuto quando l’edificio oppure l’appartamento sale di almeno due classi energetiche. Il tecnico abilitato ha il compito di redigere l’Ape prima e dopo l’intervento in modo da certificare il miglioramento energetico.

ENEA ha intenzione di verificare proprio questa certificazione. L’Agenzia nazionale ha fissato un obiettivo: verifiche a campione almeno il 10% delle certificazioni ricevute dopo il primo luglio. Storia diversa per quanti hanno iniziato i lavori in data antecedente: i beneficiari riceveranno tutti il controllo.

Cosa succede in caso di irregolarità

Meglio non scherzare. Ai proprietari degli immobili ma anche agli stessi tecnici che certificano non conviene fare i furbi. Ai proprietari dell’immobile verrà sospeso il Superbonus. Invece, i tecnici abilitati corrono il rischio di pagare una multa salatissima che va da 2mila fino a 15mila euro.

Lo Stato, con questa misura, vuole aiutare i cittadini a rendere le proprie abitazioni più confortevoli e nel contempo risvegliare il mondo dell’edilizia. Ma ciò non vuol dire mettere in atto vere e proprie truffe. Perciò, sono pronti a partire una serie di Controlli a tappeto per i lavori che sfruttano il Superbonus iniziati prima di questa data fatidica.