Contributo a fondo perduto fino a 150mila euro per chi esegue questi lavori

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C’è un contributo a fondo perduto fino a 150mila euro per i datori di lavoro che eseguono determinati lavori di miglioramento degli ambienti. La misura ha come obiettivo il reinserimento dei lavoratori disabili. Per accedere al contributo a fondo perduto sono richiesti requisiti ben precisi, vediamo di cosa si tratta.

Contributo a fondo perduto fino a 150mila euro per chi esegue questi lavori con  il rientro dei lavoratori

I datori di lavoro che effettueranno interventi di ristrutturazione e adeguamento degli ambienti di lavoro potranno fare richiesta del contributo a fondo perduto fino al massimo di 150mila euro.

Gli interventi sono finalizzati all’inserimento e integrazione dei lavoratori con disabilità. L’INAIL è l’ente preposto alle pratiche per il reinserimento dei lavoratori infortunati o affetti da malattie professionali.

Il contributo prevede i seguenti interventi: nuova occupazione, conservazione del posto di lavoro, tipologia di interventi previsti dal finanziamento.

Per nuova occupazione si intende l’assunzione di lavoratori con disabilità, con la stipulazione di nuovi contratti di lavoro parasubordinato e subordinato.

Inoltre, i datori di lavoro dovranno rendere agevole la prosecuzione dell’attività lavorativa per quei lavoratori tutelati dall’INAIL, con la conservazione del posto di lavoro.

Interventi ammissibili

Contributo a fondo perduto fino a 150mila euro per chi esegue questi lavori:

a) abbattimento e superamento delle barriere architettoniche (installazione di ascensori, rampe, realizzazione di percorsi orizzontali, ecc.);

b) adeguamento delle postazioni di lavoro per renderle agibili (dotazione di ausili, arredi, strumenti con interfaccia utente–macchina);

c) formazione e addestramento (riqualificazione professionale, tutoraggio, addestramento per l’utilizzo della postazione lavoro, ecc.);

Contributo a fondo perduto, come richiederlo

Il contributo a fondo perduto fino a 150mila euro per chi esegue questi lavori di miglioramento, è suddiviso in base al progetto di reinserimento lavorativo che si intende realizzare.

Prevede spese rimborsabili al 100% per gli interventi di abbattimento e superamento delle barriere architettoniche sul lavoro.

Inoltre, bisogna realizzare congiuntamente interventi di adattamento delle postazioni lavoro. Il massimo del contributo per questi lavori è 135mila euro.

Invece, le spese per i progetti di formazione sono rimborsabili al 60% per un valore massimo di 15mila euro.

Nel caso in cui, il datore di lavoro conservi il posto di lavoro del dipendente, può ottenere un rimborso fino al 60% delle retribuzioni. A condizione che il lavoratore sia inserito nel progetto.

Inoltre, il datore di lavoro, solo per una volta, può chiedere un anticipo fino al 75% dei costi del progetto.

Per tutti i chiarimenti di questa misura bisogna contattare la sede INAIL di appartenenza.