Contributo a fondo perduto è compatibile con il Bonus di 600 euro

Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile ottenere il contributo a fondo perduto se già a marzo 2020 si è ottenuto il Bonus di 600 euro. L’AdE precisa, tramite la risposta all’interpello n. 104 dell’11 febbraio 2021, che le partite IVA che hanno ottenuto l’indennità di 600 euro a marzo 2020 con il Decreto Cura Italia possono cumulare il contributo a fondo perduto del Decreto Legge n. 137/2020.

Contributo a fondo perduto compatibile con il Bonus di 600 euro

Il caso esaminato dall’Agenzia delle Entrate riguarda un professionista che ha ottenuto il Bonus di 600 euro. Aveva rinunciato al primo contributo a fondo perduto previsto al Decreto Rilancio. Adesso, aveva inviato richiesta per il contributo a fondo perduto introdotto dal Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020. Il professionista ha fatto presente le difficoltà economiche e finanziarie subite dall’emergenza Covid e il fondo perduto serviva a compensare le perdite.

L’Agenzia delle Entrate precisa che il contributo a fondo perduto è compatibile con il Bonus di 600 euro. Quindi, è possibile accedere al beneficio del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Legge n. 137/2020. Inoltre, afferma che il perdurare della situazione di difficoltà ha garantito il contributo a favore dei soggetti maggiormente colpiti dall’emergenza Covid.

Non è previsto nessun divieto di cumulo

L’Agenzia, inoltre, chiarisce in modo definitivo che non è previsto nessun divieto di cumulo tra le due prestazioni economiche.

Ricordiamo che le partite IVA per accedere al contributo a fondo perduto dovevano avere determinati requisiti. Nello specifico il DPCM del 24 ottobre 2020 prevede che i beneficiari siano:

a) in possesso di partita IVA attiva al 25 ottobre 2020;

b) che l’attività prevalente sia svolta nei settori economici oggetto delle limitazione in base alla tabella dei codici ATECO indicati nella tabella allegata al DPCM;

c) il valore di fatturato e dei corrispettivi inferiore ai due terzi tra il mese di aprile 2020 e il mese di aprile 2019.