Per favorire la circolazione delle informazioni l’Associazione bancaria italiana (ABI) ha ribadito l’esistenza di un conto corrente a zero spese per redditi bassi e pensionati. Un conto corrente denominato “conto base” che giunge come una manna dal cielo a fronte dell’attuale aumento dei costi. A gennaio 2020 è stato registrato un rincaro del 30% rispetto al 2019 sui costi fissi dei conti correnti, in particolare presso gli istituti bancari online. Le famiglie con redditi bassi e i pensionati si possono affrancare dall’incremento dei costi e possono optare per l’apertura di un conto base. In linea con i principii etici che ispirano le molteplici iniziative promosse, l’Associazione bancaria italiana ha rinverdito memoria in merito alle vigenti agevolazioni economiche. Fra gli intenti perseguiti dall’associazione difatti campeggia la diffusione capillare della conoscenza delle tematiche economiche e finanziaria.
Il conto base
Previsto per legge dal 19 giugno 2018, il conto base rappresenta un conto corrente a prezzi agevolati perché tutelati e calmierati da misure legislative. Si tratta di un conto corrente a zero spese per redditi bassi e pensionati che consente un numero limitato di operazioni. Chi volesse leggerle nel dettaglio può consultare l’allegato A del decreto del Ministero dell’Economia 70/2018. In sintesi possiamo anticipare che con un costo flat annuale è possibile effettuare 12 prelievi presso ATM di altri istituti bancari. Si possono ricevere 36 pagamenti tramite bonifico ed effettuarne 18. A ciò si aggiunga la possibilità di 12 versamenti in contanti e con assegni. Esistono differenze fra i servizi inclusi nel canone dei pensionati e delle famiglie bisognose con Isee non oltre gli 11.600 euro. A titolo esemplificativo riportiamo che laddove i titolari di pensione godono di pagamenti illimitati tramite bonifico, le famiglie di cui sopra solo di 36 operazioni.
A chi spetta
Il conto corrente a zero spese per redditi bassi e pensionati nello specifico spetta ad alcune categorie di cittadini. Anzitutto ai titolari di pensione con un reddito inferiore ai 18.000 euro lordi a cui non è però concesso aprire più di un conto base. Fra i beneficiari del conto agevolato figurano inoltre i nuclei familiari con un Isee al di sotto di 11.600 euro, i cittadini senza fissa dimora e i richiedenti asilo. Nel caso di una famiglia con reddito modesto il conto base può essere sì cointestato, ma dovrà rimanere l’unico a titolo gratuito. I cittadini italiani che desiderassero aprire un conto corrente agevolato non sono tenuti al pagamento delle spese di passaggio da un istituto bancario all’altro. Parimenti, in caso di recesso, non sono soggetti a sanzioni, penalità o spese di chiusura.