a cura di Davide Marone Account Manager 24option
Se ieri intitolavamo l’analisi quotidiana dei mercati “Montagne russe sul dollaro” non potevamo che reiterare la medesima intestazione questa mattina, in una sorta di sequel che negli ultimi si è instaurato sul mercato valutario.
Da alcuni giorni assistiamo infatti – e per la verità non solo sulle valute – a giornate dai due volti, caratterizzate da un determinato andamento durante la sessione europea puntualmente ribaltato al pomeriggio dall’ingresso degli operatori americani. In particolare negli ultimi due giorni ciò si è manifestato con un dollaro in grande rafforzamento al mattino il quale poi è protagonista di sell off di egual misura o quasi nelle ore pomeridiane. Mercoledì ciò è stato particolarmente evidente e ieri non è stato da meno, seppure la dinamica sia stata diversa in quanto la vendita poderosa di biglietto verde si è sviluppata a seguito delle parole del Presidente Americano Trump il quale ha criticato (seppur poi rivendicato l’autonomia della Fed) la politica monetaria mdi tassi di interesse al rialzo. Ciò ha dunque condotto ad improvvisi ed incontrollati vendite di dollaro che hanno nel breve impattato in maniera evidente su cambi valutari e materie prime.
L’Eurodollaro ha dimostrato – come accade oramai troppo spesso negli ultimi giorni – di essere in cerca di una propria connotazione, in quanto perdura nel lanciare segnali contraddittori. Ancora una volta la discesa sotto 1,16 ieri lasciava pensare a discese verso 1,1550, poi svilite da quanto narrato pocanzi. Interlocutorio pertanto adesso il cambio che potrebbe essere utilizzato solo per operazioni di breve sotto 1,1625 in direzione 1,16 e sopra 1,1685 verso 1,1725. Movimenti dunque ridotti su cui privilegiare seize più elevate.
Gbpusd ha risentito degli scossoni di ieri ma ha dimostrato ancora debolezza con nuovi minimi in un quadro daily che lo vede ancora in grado di scendere fino ai target 1,27. Nel breve attenzione alla rottura al ribasso di 1,2990 per direzione 1,2960 prima e 1,2920 poi.
Livelli delicati anche per UsdJpy che dopo aver testato per due giorni area 113,00/30 ha intrapreso discese che potrebbero ravvivarsi sotto 112 verso 111,40. Valuteremo ipotesi long sopra 112,60 per 113.
Discorso simile a quello fatto per Gbpusd, anche per oro. Perfetto il target raggiunto a 1.214 del quale parliamo da inizio settimana alla rottura di 1.235. Da lì il mercato ha intrapreso le prime prese di profitto ed è rimbalzato. 1.230 è la resistenza che tiene in piedi lo scenario ribassista di più giorni. Livello dunque quello di vendita nel caso di raggiungimento. Sotto 1.216 invece tornerebbe grossa debolezza in direzione di 1.210 e del secondo target di medio periodo a 1.204.
In ultimo, come già avvisiamo da qualche giorno, attenzione agli indici americani che hanno fornito i primi segnali di ritracciamento dopo le salite delle ultime due settimane. In particolare il Dow Jones, sotto i minimi di ieri a 24.930 potrebbe continuare gli storni verso 24.780 punti.