Continua la fase laterale del titolo Gefran, i livelli da monitorare in chiusura settimanale

Gefran

Dopo un rialzo di circa il 100% nei primi 6 mesi dell 2021, le quotazioni si sono come congelate. Nei successivi 6 mesi, quindi, il titolo è andato incontro a un rialzo di poco più del 5%. Quindi, continua la fase laterale del titolo Gefran nonostante presenti alcuni aspetti interessanti che andremo a discutere qui di seguito.

Dal punto di vista dei fondamentali solo il PE esprime una forte sottovalutazione, parliamo di circa il 100%, ma in generale il titolo risulta essere sopravvalutato. Tuttavia, l’incremento delle revisioni dell’utile per azione appare molto positivo negli ultimi mesi. Gli analisti prevedono ora una maggiore redditività rispetto al passato.

La maggiore redditività è chiaramente visibile nella terza trimestrale del 2021. L’azienda, infatti, ha riportato un forte risultato del terzo trimestre con un miglioramento degli utili, dei ricavi e dei margini di profitto. Inoltre questi ottimi risultati seguono quelli già ottenuti nel primo trimestre 2021.

Ricavi: 38.3 milioni di euro (in aumento del 22% rispetto al terzo trimestre del 2020).

Utile netto: 2.53 milioni di euro (in aumento del 64% al terzo trimestre del 2020).

Margine di profitto: 6,6% (in aumento rispetto al 4,9% del secondo trimestre del 2020). L’aumento del margine è stato guidato da un aumento delle entrate.

Secondo gli analisti che coprono il titolo il consenso è accumulare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 21,6%.

Continua la fase laterale del titolo Gefran, i livelli da monitorare in chiusura settimanale secondo le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Gefran  (MIL:GE) ha chiuso la seduta del 20 dicembre a quota 11,00 euro in ribasso dello 0,90% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

Come dicevamo, la tendenza in corso è laterale ribassista, con le quotazioni che hanno raggiunto il I obiettivo di prezzo prima di dar vita a un breve rialzo. Prima di potere assistere a una ripresa della direzionalità, però, sarà necessario assistere alla rottura di uno dei due livelli che hanno contenuto le quotazioni nelle ultime settimane: 10,34 euro e 11,33 euro.

Una chiusura settimanale inferiore a 10,34 euro aprirebbe le porte a un’accelerazione ribassista il cui obiettivo si trova in area 8,73 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione del ribasso in corso si trova in area 7,12 euro.

Viceversa, una chiusura settimanale  superiore a 11,33 euro aprirebbe le porte a una ripartenza al rialzo con obiettivo i massimi storici in area 13 euro.

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