La rottura dei supporti cui abbiamo assistito a fine novembre ha fatto definitivamente invertire al ribasso la tendenza in corso su Neodecortech. Anche l’ultima chance per i rialzisti, che si era aperta a novembre, è fallita e adesso continua il ribasso di Neodecortech nonostante la forte sottovalutazione.
Sì, perché il titolo è fortemente sottovalutato qualunque sia l’indicatore utilizzato. I multipli di mercato restituiscono un titolo sottovalutato almeno del 40% rispetto alla media dei suoi competitors. Con un rapporto prezzo/utili di 8.63 per 2021 e di 7.81 per 2022, la società è tra le più economiche sul mercato. Inoltre, il titolo è valutato 0.59 volte il suo fatturato per l’esercizio in corso. Ovvero si trova su livelli di valutazione molto interessanti rispetto ad altre società quotate.
Altro punto di forza è rappresentato dalle prospettive di crescita degli utili. L’incremento delle revisioni dell’utile per azione negli ultimi mesi, infatti, appare molto positivo. Gli analisti prevedono ora una maggiore redditività rispetto al passato.
Secondo gli analisti che coprono il titolo la raccomandazioni media è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di oltre il 50%.
Continua il ribasso di Neodecortech nonostante la forte sottovalutazione. Quando tornare compratori secondo l’analisi grafica?
Il titolo azionario Neodecortech (MIL:NDT) ha chiuso la seduta dell’8 febbraio a quota 4,07 euro invariato rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è ribassista e ha già rotto e superato il suo I obiettivo di prezzo in area 4,44 euro.Tuttavia le conseguenze di questa rottura non sono state immediatamente ribassiste. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni si sono bloccate all’interno del trading range 4,15 euro – 4,44 euro. La rottura, confermata nella settimana successiva, di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
La settimana in corso potrebbe portare alla rottura del supporto in area 4,15 euro con una chiusura che potrebbe essere la più bassa a partire da agosto 2020. In questo caso il titolo potrebbe dirigersi verso gli obiettivi indicati in figura.
Al rialzo, invece, la conferma dell’avvenuta inversione potrebbe portare alla formazione di nuovi massimi storici oltre area 5,4 euro.