Conti correnti e conti deposito: parcheggi (anche fruttiferi) del contante nelle tempeste

conti deposito

I crolli dei mercati finanziari da febbraio ad oggi hanno gettato nel panico migliaia di piccoli risparmiatori. Che fare? Dove andare? Come comportarsi? Per i più, la soluzione è stata quella di tenere tutto liquido. Conti correnti e conti deposito: parcheggi (anche fruttiferi) del contante nelle tempeste. Quando infatti sulle Borse piomba il caos assoluto (ossia le vendite massicce), il bene che tutti ricercano è il denaro liquido. “Cash is the king” dicono negli ambienti finanziari, e a ragione. Tuttavia anche il cash ha un costo: il conto corrente infatti non è gratis. Ha tutta una serie di costi, alcuni evidenti e altri nascosti che è bene tenere a mente.

Pro e contro del conto corrente

Il vantaggio in assoluto è la disponibilità immediata delle cifre depositate. A meno che non siano a molti zeri, caso in cui bisogna prenotare il contante allo sportello. Conti correnti e conti deposito: parcheggi (anche fruttiferi) del contante nelle tempeste. Inoltre fino a €100mila (o il doppio se cointestato) è garantito al 100% contro qualsiasi sciagura e fallimento immaginabile. I costi stanno nel fatto che non rendono nulla. Per cui se il signor Rossi deposita tutto il liquido sul conto corrente, si espone a un’evitale perdita di inflazione. Oltre alle commissioni alla banca che, spesso ma non sempre, crescono all’aumentare delle cifre depositate. Quindi, se ad esempio depositasse €130.000 sul suo conto e l’inflazione 2020 fosse allo 0,6%, dopo 12 mesi si ritroverebbe €129.100 effettivi. I soldi di un viaggio pagato ma …non goduto. Regalato? No. Perso, per sempre pure.

Conti deposito per difendersi

Il risparmiatore si chiede conti correnti e conti deposito: parcheggi (anche fruttiferi) del contante nelle tempeste? Sì, i conti correnti sono un ottimo parcheggio del cash ma cha hanno un prezzo. Oltre a quelli già esposti, il più costoso prende il nome di “costo opportunità”: ossia lo strumento “brucia” tutti i possibili vantaggi alternativi. Cioè lega le mani del risparmiatore a qualsiasi altra ottima soluzione. Tipo i conti di deposito. Essi sono una tipologia particolare di conto bancario che prevede tassi di interesse attivi ma permettono esclusivamente il prelievo e il versamento di denaro.

Ogni conto deposito è collegato a un conto corrente tradizionale, definito conto di appoggio. Con essi è quindi possibile vincolare le somme a disposizione e proteggere i risparmi dai costi di inflazione e di gestione. Ad esempio per vincoli sui 12 mesi si possono ottenere anche tassi allo 0,8%, o 1%. È pochissimo, vero, ma è perfettamente in linea col rischio zero, quindi di più non si può pretendere. Se invece il vincolo (di deposito) lo si porta a 36/60 mesi è possibile arrivare anche al 2% annuo. Sul mercato le offerte non mancano.