Conti correnti a rischio. La nuova tassa occulta sui soldi degli Italiani

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Mai come oggi ai tempi del coronavirus i nostri conti correnti sono stati così a rischio perdite. Ci sono le minacce di prelievi forzosi, di imposte patrimoniali, di commissioni bancarie in aumento. E adesso i conti correnti sono a rischio per una nuova tassa sui soldi degli italiani, occulta e quindi anche più subdola. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

Conti correnti a rischio. La nuova tassa occulta sui soldi degli Italiani

Una nuova tassa sui conti correnti minaccia i soldi degli italiani, i risparmi che sono depositati sui conti bancari. Una tassa subdola, quasi invisibile e quindi pericolosa, e da cui difendersi è difficile (ma si può fare). Stiamo parlando dei tassi di interesse negativi, ovvero i rendimenti sotto zero sui soldi in giacenza sui conti bancari. Ecco come funziona.

In genere sui risparmi lasciati sui conti correnti la banca riconosce un interesse, per pur minimo che sia. Significa che la banca paga una certa cifra al titolare del conto per i soldi in giacenza. Supponiamo che la giacenza media annuale sia di 10mila euro e che il tasso di rendimento sia dello 0,5%. Alla fine dell’anno la banca riconosce al correntista lo 0,5% su 10mila euro, ovvero 50 euro. Ma che accade se i tassi vanno in negativo? E’ possibile un rendimento negativo?

La trappola della commissione occulta di un rendimento negativo

Oggi, a causa della crisi economica aggravata dal coronavirus, la maggior parte delle banche centrali ha portato a zero i tassi di interesse. Ma alcune banche centrali li hanno portati sotto zero, come in Svizzera dove sono negativi dello 0,75%. Ora, se con rendimenti positivi è la banca che paga il cliente, in teoria con rendimenti negativi al cliente viene chiesta una “commissione di mercato” per la giacenza in deposito.Con il tasso negativo i correntisti con denaro in giacenza devono pagare una percentuale alla banca. Lo stesso meccanismo funziona a livello europeo. Con i tassi di deposito della Banca centrale europea negativii vari istituti bancari scelgono ugualmente di depositare i loro capitali sul conto della BCE. In cambio devono versare una commissione di gestione.

Ci sono banche in Italia che applicano il tasso negativo?

E’ chiaro il meccanismo? Il concetto è che il conto corrente bancario offre una sicurezza. Finché i tassi sono positivi e la banca guadagna utilizzando le giacenze sui conti correnti, allora riconosce una parte del guadagno anche al correntista. Ma quando i tassi vanno in negativo, per la banca i soldi sul conto sono (in teoria), un costo.

A questa situazione le banche rispondo in due modi: invitano ad impiegare la liquidità in altro modo, altrimenti applicheranno il tasso negativo con relativi costi. E’ la strada seguita da Unicredit (MIL:UCG) per clienti con giacenze oltre il milione di euro. Oppure mantengono i tassi a zero e alzano le commissioni sul conto. E’ la strada seguita Intesa Sanpaolo, Fineco, CheBanca! In particolare queste ultime due si distinguevano per offrire i conti correnti a zero spese. Prerogativa cancellata. A zero non ci sono rimasti che gli interessi sul conto.