A SUO AVVISO ESISTONO ELEMENTI DI POLITICA ECONOMICA CHE POSSONO RISOLLEVARE LA SITUAZIONE?
Direi di si, ma nulla che abbia a che fare con le ricette attualmente dominanti a livello europeo, impostate soprattutto su rigore e pressione fiscale.
Personalmente, ritengo ormai da tempo necessaria una nuova politica monetaria, che dovrebbe avere alcune caratteristiche.
Intanto non essere incentrata solo sul controllo inflattivo, ma mirata a obiettivi di crescita.
Inoltre, per promuovere una fase espansiva, penso che la creazione di nuova massa monetaria non debba essere correlata all’emissione di nuovo debito pubblico.
Così facendo, si consente allo stato solo un indebitamento ulteriore.
Occorre invece riconoscere la potestà di emettere moneta, pur entro determinati parametri quantitativi, senza emettere titoli del debito pubblico.
L’obiezione di un rischio inflattivo non tiene conto che nell’attuale sistema economico il valore della moneta è collegato al valore dei servizi e prodotti realizzati.
Se, quindi, uno stato o un ente sovranazionale emette nuova massa monetaria, che serva alla realizzazione di un maggior quantitativo di beni e servizi, tale incremento della nuova moneta emessa avverrà a fronte di un incremento del PIL, e servirà ad una fase di ripresa economica, che tuttora stenta a manifestarsi.
UN’APPLICAZIONE CONCRETA?
Proviene dagli USA
La politica monetaria espansiva della FED non è servita solo per finanziare stato ed altri enti, ma anche per supportare società ed investimenti.
Se, ad esempio, con la nuova massa monetaria si interviene tramite finanziamenti a fondo perduto, le aziende che li ricevono hanno gli strumenti per iniziative imprenditoriali a costo zero e per battere la concorrenza internazionale.
E’ ovvio che nessuna azienda europea potrà mai sostenere la concorrenza di aziende statunitensi che per intraprendere piani di sviluppo possono finanziarsi non solo senza pagare oneri finanziari, ma anche senza restituire i soldi ricevuti.
LE PROSPETTIVE PER L’ITALIA?
Credo che qualunque governo, sia esso di centro destra, centro o centrosinistra non possa che fare i conti, in Italia, con i limiti di una politica imposta dall’estero, profondamente errata.
Nel senso che mentre aziende statunitensi vengono allegramente finanziate, quanto meno in alcuni settori, da noi devono pagare sempre più tasse.
E PER GLI ALTRI PAESI?
Anche gli altri paesi dell’eurozona si trovano a fare i conti con pesanti vincoli di bilancio, ma quanto meno, partendo da una situazione migliore della nostra sul fronte della sostenibilità del debito pubblico, hanno maggior flessibilità di manovra.
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