Il Dott. Gian Piero Turlettio Analista di fama internazionale ed Esperto di Aziende è anche Autore di Magic Box in 7 passi e Metodo RCM Edizioni Proiezionidiborsa
VENIAMO SUBITO AI MERCATI: A QUALCHE GIORNO DI DISTANZA DALLA SUA PRECEDENTE INTERVISTA, PARE QUASI PROFETICO QUELLO CHE LEI HA DETTO. RISCHIO DI SIGNIFICATIVO RIBASSO ECC.
DA QUALI ELEMENTI TRAEVA CERTE CONCLUSIONI?
Come sempre, sui mercati internazionali domina Wall Street. Ne consegue che indicazioni ribassiste sugli indici statunitensi siano spesso significative anche per gli altri. Ed in particolare avevo evidenziato la formazione di un testa e spalle monco, ad esempio sullo S & P 500, mentre gli altri indici invece avevano nel frattempo formato un testa e spalle ribassista completo. La contemporanea presenza di tali configurazioni non prometteva nulla di buono, poi in settimana il ribasso sotto la linea del collo ha fatto il resto. Peraltro quel supporto coincideva con elementi di riferimento di particolare valenza anche in ottica di lungo.
Occorre poi notare la particolare valenza ciclica e prospettica, basata sul modello Top or bottom.
PER I MERCATI AZIONARI E’ ORMAI UN DESTINO SEGNATO QUELLO DI UN PROLUNGATO RIBASSO?
In borsa mai dire mai. Ogni scenario, ogni indicazione prospettica va sempre attentamente monitorata.
In particolare, riallacciandomi al mio precedente intervento, sempre su base settimanale, di seguito indico i riferimenti resistenziali che, se superati in chiusura della prossima settimana, indicherebbero archiviazione del precedente scenario ribassista e potenziale ripresa al rialzo di medio:
DAX 9700
FTSE MIB 20860
EUROSTOXX 3250
S & P 500 1991.
IN SETTIMANA LA CARTINA DI TORNASOLE DELLA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO RENZI, LA COSIDDETTA LEGGE DI STABILITA’.
COSA NE PENSA?
Francamente, sintetizzerei il mio commento nell’espressione luci ed ombre.
Si tratta effettivamente di un tentativo coraggioso, quello di uscire dalle secche delle precedenti impostazioni.
I precedenti governi, soprattutto quello di Monti, poco o nulla dedicavano, in termini di risorse, al tema della crescita e della riduzione della pressione fiscale.
Ora, questo governo, pur a suo tempo avendo varato taluni incrementi della pressione fiscale, ad esempio tramite aumenti delle accise sui carburanti, nella legge di stabilità dedica la metà circa delle risorse a forme di decrementi della pressione fiscale ed incentivi alla crescita.
Tuttavia occorre considerare una serie di elementi tecnici, che rappresentano degli evidenti limiti alla presente manovra.
A COSA SI RIFERISCE?
Intanto alla questione della copertura.
Tutte le manovre finanziarie si basano su previsioni di entrate, a copertura delle uscite, previsioni che non sempre sono attendibili nel loro ammontare.
Tra le voci in entrata troviamo, ad esempio, la lotta all’evasione fiscale, ma in effetti non possiamo sapere con esattezza quanto questa lotta all’evasione renderà effettivamente in termini di reali flussi.
Un altro esempio è costituito dalla famosa spending review.
All’inizio si era partiti con previsioni di alcune decine di miliardi, invece il tutto pare oscillare ora attorno a stime che non superano la decina di miliardi.
Questo tipo di ragionamento è tra quelli che saranno attentamente valutati in sede europea per stabilire un assenso alla manovra, o richiedere interventi integrativi.
IN TAL SENSO, QUALI PROSPETTIVE SI APRONO?
In sede europea non viene esaminato il senso dei flussi finanziari, se in entrata o in uscita, ma il saldo complessivo per valutare il rispetto o meno dei famosi parametri stabiliti dai trattati, a partire dal deficit/pil.
Se si ritiene che alcune voci siano sostanzialmente teoriche, cioè sovrastimate, come quella affidata alla lotta all’evasione, si potrebbe valutare come insufficiente la copertura complessiva e quindi richiedere ulteriori misure.
ESISTONO ALTRI ASPETTI SIGNIFICATIVI DELLA MANOVRA?
Sempre in ottica europea occorre ricordare che questa manovra si accompagna al rinvio del raggiungimento di taluni parametri, a partire dal pareggio di bilancio.
Anche in tale prospettiva potrebbero essere sollevate critiche in sede europea.
Comunque, se la manovra dovesse poi essere varata senza sostanziali modifiche, potrebbe essere un punto di inizio interessante lungo la prospettiva della ripresa economica.