«Dolcemente complicate» canta Fiorella Mannoia all’interno di uno dei suoi testi più famosi dal titolo «Quello che le donne non dicono». Ed è così che possiamo sintetizzare all’osso il comunicato di Confartigianato per la giornata della Festa della Donna 2022. Lungi dal celebrare la giusta condanna alla violenza, vogliamo evidenziare il positivo che c’è e che spesso porta le donne ad essere protagoniste di vita.
L’analisi
Confartigianato Imprese ha condotto un sondaggio tra le imprenditrici artigiane lombarde. L’indagine rivela un calo dei ricavi «del 9,7% tra il 2019 e il 2021, superiore al -8,8% registrato dal totale degli imprenditori». Il segno meno è dovuto soprattutto alla crisi di settori legati al benessere e alla moda tradizionalmente relegate all’imprenditoria femminile. Tuttavia la confederazione evidenzia dei tratti distintivi che rendono la donna vincente.
Confartigianato premia le donne italiane, sono le «più intraprendenti d’Europa, resilienti e reattive»
Intanto, secondo l’indagine, le donne si distinguono in Europa per i numeri al punto da meritarsi l’appellativo di «intraprendenti». I Italia ci sono «1,4 milioni di lavoratrici indipendenti, davanti a 1,2 milioni della Francia e a 1 milione di Germania e Spagna». Certo la pandemia ha colpito ma non ha vinto. E lo dice Confartigianato che dall’analisi ha tirato fuori la tenacia femminile. «Le difficoltà e gli sforzi» per risalire la china senza abbandonarsi, retrocedere e chiudere baracca. «Confartigianato ha approfondito, in particolare, l’impegno delle 219.198 imprese artigiane guidate da donne che stanno vivendo una fase ancora incerta sul fronte della ripresa. Però sono anche molto determinate a rilanciare la propria attività».
Sviluppo e innovazione
La quota rosa dell’imprenditoria italiana si distingue per resilienza e capacità di reagire. «Le imprenditrici artigiane non si arrendono», leggiamo nella nota. Oltre il 60% del campione considerato si dice pronto ad adottare azioni di sviluppo e innovazione. Ancora, punta a migliorare la qualità del personale investendo sulla formazione, su nuove assunzioni e sulla modifica dell’organizzazione interna.
Aspetti fiscali
«Le donne – evidenzia la Presidente di Donne Impresa Confartigianato Daniela Biolatto – trovano nell’attività d’impresa la strada per l’inclusione lavorativa, per costruire percorsi di carriera e valorizzare le proprie competenze. Ma anche una risposta alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Da qui l’appello ad agire su «aspetti fiscali e contributivi a favore dell’imprenditoria femminile». Ancora la promozione di forme «di conciliazione vita-lavoro e di welfare territoriale». E così nonostante i minori ricavi, Confartigianato premia le donne italiane, perché sono le «più intraprendenti d’Europa, resilienti e reattive».