Condono Edilizio una opportunità per i Conti Pubblici?

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Condono Edilizio una opportunità per i Conti Pubblici ? Può essere una soluzione ma il prima possibile! Solo se sarà accompagnato anche ad un provvedimento che liberalizzi le piccole opere di ammodernamento e di ampliamento degli edifici.

Condono fiscale

Mentre il condono fiscale riguarda prevalentemente le società e le aziende ed in periodo di crisi finanziaria quelle di modeste dimensioni sono le più coinvolte. Quello edilizio riguarderà soprattutto le famiglie ed i singoli proprietari, i quali sono in una situazione ben diversa.
Le famiglie a differenza delle imprese hanno maggiore possibilità di poter reperire risorse rispetto alle società in tempo di crisi. Il motivo è il ricorso al prestito o finanziamento familiare.
In presenza di abusi fatti nelle case di proprietà, i parenti più prossimi potrebbero fornire loro la quantità di moneta per accedere a questo condono in particolare  modo per quanto riguarda la casa di abitazione principale o quella destinata alle vacanze.
In questo specie di “solidarietà familiare” alcuni potrebbero farsi carico delle spese di altri.
Tale provvedimento deve essere assolutamente accompagnato anche da un provvedimento di parziale liberalizzazione di un ampliamento degli edifici.

Condono Edilizio una opportunità per i Conti Pubblici?

Nel nostro paese siamo in presenza di un sostanziale “ regime vincolistico” per quanto riguarda il regime dell’urbanistica.
Per far ripartire le piccole e piccolissime imprese edili, e dare impulso a queste attività molto importanti sul piano locale, tale regime dovrebbe essere parzialmente liberalizzato.
Provvedimenti come la copertura di una terrazza o di loggiato o piccoli ampliamenti dovrebbero essere permessi senza particolari limiti se non quelli della staticità dell’edificio.
Il controllo formale e sostanziale su tali pratiche dovrà comunque essere sempre effettuato dai rispettivi uffici urbanistici dei vari comuni.

In questo modo si potrà rivitalizzare il settore della piccola edilizia abitativa e dare stimolo alla crescita, che per il principio del moltiplicatore avrebbe grossi benefici sui livello di spesa globale.
Se il provvedimento si limiterà soltanto al condono edilizio questo una volta completato il suo iter si fermerà e l’incasso per gli organi statali sarà soltanto temporaneo e limitato
La possibilità di nuovi interventi edilizi invece potrà stimolare il settore in modo quasi permanente in particolare in un momento di crisi economica come questo.

In conclusione per una politica anticiclica che non vuole essere solo un provvedimento isolato “per far cassa” l’eventuale condono edilizio deve essere seguito anche da provvedimenti di liberalizzazione nel settore.
Altrimenti dopo un primo fervore, tutto sarà come prima.