Probabilmente tutti hanno visto, in un qualsiasi vivaio, questo piccolo cespuglio di neanche un metro con i suoi frutti piccoli, arancioni e sferici. Si tratta alchechengi, o pianta delle lanterne cinesi. I suoi sottili rami producono delle bacche che, all’inizio, sono rinchiuse dentro uno “scrigno” della consistenza della carta velina.
Con questo frutto dalle proprietà antiossidanti facilmente coltivabile in casa non avremmo più problemi di diuresi. Visto il suo sapore acidulo, il frutto ha diverse modalità di impiego. Come tisana, inserendo direttamente nella tazza i frutti sbucciati, mangiato al naturale, magari cosparso di cioccolata per i più golosi.
Se non mangiate, queste bacche, possono essere utilizzate anche per le loro proprietà antinfiammatorie. Un panno imbevuto di acqua, che ha precedentemente bollito insieme ai frutti, può essere appoggiato sopra un’infiammazione cutanea (scottature, pizzichi, ecc.)
Come coltivare questo piccolo tesoro
Come tutte le Solanaceae, anche alchechengi, si riproduce facilmente per seme. Prelevarli da un frutto maturo e, previo lavaggio, inserirli in una bustina da conservare in frigorifero tra i 5 gradi e i 10 gradi fino alla primavera.
Arrivata la giusta stagione, interrarli in un vaso formato da terra e compost da annaffiare regolarmente senza esagerare. La posizione che predilige è ben illuminata evitando, però, l’esposizione diretta ai raggi del sole. La semina primaverile darà i suoi frutti da agosto, da raccogliere quando il caratteristico “scrigno” sarà pallido e secco.
Se si decide di coltivare questa pianta benefica è giusto ricordare che una volta raccolti i frutti la loro conservazione è di massimo 2 giorni avvolti in un panno in frigorifero.
Con questo frutto dalle proprietà antiossidanti facilmente coltivabile in casa non avremmo più problemi di diuresi
Si sente dire spesso, anche in tv, ma pochi sanno che con la parola “diuresi” si possono intendere due diverse processi del nostro organismo. La formazione delle urine nei reni e il loro flusso fino all’eliminazione all’esterno, nonché la quantità delle stesse prodotte in un giorno.
Tutto questo si altera per tantissimi motivi. Si va dall’età del paziente fino allo stress psico-fisico, dalla quantità di acqua bevuta fino al consumo eccessivo di sale. Ciò può portare a diverse patologie riconducibili ai reni, tra le più conosciute la difficoltà della minzione o la presenza di sangue nella stessa. L’alchechengi, grazie alle sue proprietà depurative e antinfiammatorie, contrasta la renella, la ritenzione idrica, fastidiose cistiti ed elevati acidi urici.