Prima casa bene rifugio, esente IMU e intoccabile per piccoli debiti. Ma è sempre vero? No, perché con questi reati si rischia di perdere la prima casa.
Si tratta dei reati tributari, per i quali è sempre possibile prima il sequestro e poi la confisca della casa. Lo conferma la Corte di Cassazione con la recente sentenza 5608 del 2021.
La ragione è intuibile. I reati tributari sono considerati molto gravi dal nostro ordinamento perché sottraggono risorse a tutta la collettività, risorse che servono per distribuire servizi di interesse generale.
Gli imprenditori devono prestare attenzione alle fatture che emettono. Devono sempre essere corrette e rispondenti ad acquisti o servizi reali. Infatti la confisca su sui è intervenuta la Corte nel caso citato era proprio confisca della villa di un imprenditore accusato di fatturazione fraudolenta. L’immobile confiscato risultava prima casa e questo aveva fatto sentire l’imprenditore al sicuro.
Con questi reati si rischia di perdere la prima casa
Talmente al sicuro che l’imprenditore aveva utilizzato proprio questa argomentazione in sede processuale. Aveva affermato quella era la sua unica abitazione e che pertanto il Fisco non poteva sequestrarla lasciandolo senza casa.
I due elementi che hanno consentito la confisca dell’immobile
La Corte di Cassazione afferma, invece, che il limite al sequestro ed alla confisca esiste solo se il debitore ha solo debiti con il Fisco. Nei confronti degli altri debitori non esistono invece limiti alla possibilità di sequestro e confisca. Come dire che lo Stato è più tollerante e per procedere all’esecuzione coattiva attende la fine del procedimento e la piena prova della colpevolezza. Gli altri creditori invece possono agire anche in via preventiva con il sequestro.
Cosa accade in particolare con i debiti tributari
I debiti tributari sono particolari, osserva la Corte di Cassazione. Infatti nel procedimento penale per reati tributari non si può invocare alcun limite al sequestro o alla confisca. Lo stabilisce il codice civile. Secondo il codice il debitore deve rispondere dei sui debiti con tutto il patrimonio presente e futuro. Sono fatti salvi solo i limiti previsti dalla legge. Ma la legge, ricorda la Cassazione, non prevede limiti quando si procede per reati tributari. Quindi l’imprenditore processato per reati tributari rischia sequestro e confisca anche della prima casa.