Con queste targhe si rischiano sanzioni fino a quasi 3.000 euro

targa estera

Fino a qualche anno fa era frequente incrociare automobili con targa non italiana circolare sulle strade del nostro Paese. Non sempre si trattava di cittadini stranieri in visita. Spesso i guidatori erano persone residenti in Italia che preferivano noleggiare vetture intestate a società specializzate con sede all’estero. Le targhe più gettonate erano bulgare e romene: Stati dove l’acquisto e la gestione delle autovetture sono più economici. Non solo, spesso infatti, in questi Paesi, l’esazione delle multe è molto più difficoltosa. Il risultato era che i guidatori di questi automezzi godevano di una sorta di immunità se commettevano infrazioni sulle strade italiane. Recentemente le cose sono cambiate e per i cittadini italiani è molto difficile mettersi al volante di una vettura immatricolata all’estero. Quindi, con queste targhe si rischiano sanzioni fino a quasi 3.000 euro ed il ritiro del libretto di circolazione. Approfondiamo, pertanto, la normativa in merito.

Cosa prevede il Codice

L’articolo 93 del Codice della Strada vieta ai cittadini residenti in Italia da almeno 60 giorni di guidare veicoli immatricolati all’estero. La norma intende evitare l’evasione dell’IVA e della tassa di circolazione. Noleggiare una vettura in altri Paesi consente di non pagare queste tasse obbligatorie per un cittadino residente in Italia. Per capire in quali casi è possibile guidare un’auto con targa straniera bisogna approfondire il comma 1 ter del suddetto articolo.

Le tre possibili eccezioni

Vediamo in quali casi è possibile, invece, guidare un’auto con targa straniera. La prima ipotesi è quella di un leasing o noleggio ma solo a precise condizioni. Ovvero il contratto deve riguardare un’azienda europea senza alcuna sede operativa in Italia. In altre parole, un soggetto giuridico comunitario impossibilitato ad immatricolare un’auto nel nostro Paese. La seconda ipotesi è relativa al comodato d’uso ma anche in questo caso con alcune limitazioni. Il rapporto di comodato dovrà riguardare un dipendente ed il suo datore di lavoro. Solo qualora quest’ultimo sia soggetto comunitario senza alcuna sede in Italia.

Con queste targhe si rischiano sanzioni fino a quasi 3.000 euro

Alla luce di quanto analizzato, in alcuni casi è possibile guidare un’auto con targa straniera nel nostro Paese. In tutte le altre situazioni il guidatore infrange quanto previsto dal Codice della Strada. La norma citata prevede anche sanzioni per i trasgressori. Le multe vanno da un minino di 712 euro fino a 2.848 euro, con il ritiro del libretto di circolazione. Gli Esperti di ProiezionidiBorsa consigliano di valutare attentamente queste norme nel momento della scelta di un’auto a noleggio. Eventuali offerte particolarmente convenienti potrebbero risultare a rischio. Per un approfondimento in materia, rimandiamo ad un nostro articolo a riguardo.