Con queste cattive abitudini quotidiane siamo tutti a rischio aneurisma 

aneurisma

C’è un nemico particolarmente subdolo che colpisce uomini e donne oltre i 50 anni: l’aneurisma dell’aorta addominale. Nel 90% dei casi non manifesta sintomi e malesseri, ma quando arriva ha un effetto devastante. Nella restante parte delle situazioni, può invece palesarsi con un semplice dolore addominale o alle gambe. Nulla, in teoria, che poi possa presagire alle conseguenze molto gravi che comporta. Per cercare infatti di salvare la vita della persona colpita, bisognerà ricorrere alla sala operatoria. Vediamo assieme ai nostri Esperti perché con queste cattive abitudini quotidiane siamo tutti a rischio aneurisma.

Cos’è l’aneurisma dell’aorta

Per capire meglio ciò di cui stiamo parlando, è bene specificare esattamente cos’è l’aneurisma dell’aorta. È la dilatazione di una qualsiasi parte dell’aorta stessa, che si indebolisce e può rompersi con la pressione del sangue. Stando alle statistiche settoriali, ogni anno in Italia per questo incidente muoiono circa 6000 persone. La metà di questi decede prima di arrivare all’ospedale. Della metà che arriva in sala operatoria, 1 su 2 non ce la fa a sopravvivere, nonostante il gran lavoro dei medici. Ecco perché la prevenzione, ancora una volta, ci salva la vita.

Cosa non fare

Con queste cattive abitudini quotidiane siamo tutti a rischio aneurisma, a causa di:

  • fumo;
  • eccessiva ipertensione;
  • colesterolo troppo alto;
  • livello dei trigliceridi fuori controllo.

Quattro fattori determinanti, anche se non responsabili al 100% dell’eventuale aneurisma.

Come intervenire

Detto che, spesso l’aneurisma non si manifesta se non con dolori all’addome e alle gambe, se questi si intensificano, chiamiamo subito l’ambulanza. Potrebbe trattarsi di un chiaro sintomo che l’aneurisma si sta rompendo. Se l’aneurisma ha dimensioni limitate, tra i 4 e i 5 cm, la medicina interviene con controlli frequenti, esami e accertamenti.

Nel caso in cui, invece, il rischio di rottura sia maggiore, magari coadiuvato da problemi genetici, c’è il ricorso all’operazione. Ancora una volta, comunque la dieta a tavola è fondamentale e, in questo caso il controllo di colesterolo e trigliceridi. Proprio alcuni suggerimenti su questi ultimi e come preservarli, nell’articolo di approfondimento sottostante.

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