Con quanti anni di contributi si può andare in pensione anticipata?

Come richiedere la pensione anticipata

Con quanti anni di contributi si può andare in pensione anticipata? Sono molti i lavoratori che desiderano lasciare il mondo del lavoro e si chiedono quanti anni di contributi servono per andare in pensione anticipata. I requisiti per avere diritto all’assegno pensionistico possono cambiare,  per cui conviene aggiornarsi sulle più recenti disposizioni previdenziali. Alcuni lavoratori ci hanno chiesto se “Si possono pagare i contributi mancanti per andare in pensione prima?”. Ciò perché accadono eventi o subentrano malattie per cui continuare a lavorare diventa davvero difficoltoso.

Vediamo adesso di fornire informazioni a chi non sa con quanti anni di contributi si può andare in pensione anticipata. La prima buona notizia riguarda l’età pensionabile. Di fatto non esiste un limite già fissato per inoltrare all’Inps la richiesta di prepensionamento. Nella formulazione della domanda di pensione anticipata non si tiene infatti in considerazione l’età anagrafica del contribuente che richiede il trattamento previdenziale. Quel che conta è il montante di contribuzione, ossia quanto lunga è la storia contributiva del richiedente.

Con quanti anni di contributi si può andare in pensione anticipata?

Esiste una minima differenza fra i due sessi in riferimento ai requisiti utili per il prepensionamento. I lavoratori uomini devono aver versato contributi per almeno 42 anni e 10 mesi. Mentre per le lavoratrici donne sono sufficienti 41 anni e 10 mesi di contribuzione. Necessaria, inoltre l’iscrizione alla gestione separata dell’Inps o alle gestioni speciali o ai fondi sostitutivi o all’assicurazione generale obbligatoria (AGO).

Sono richiesti 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne  se l’anzianità contributiva decorre dal 1°gennaio 2016. Se la decorrenza va dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 occorrono 42 anni e 1 solo mese per gli uomini. Per le donne invece 41 anni e 1 mese. Se l’anzianità contributiva decorre dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013, 42 anni e 5 mesi per gli uomini. Mentre per le donne occorreranno 41 anni e 5 mesi. In caso di anzianità contributiva la cui decorrenza parta dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 servono 42 anni e 6 mesi per gli uomini. Alle donne per lo stesso periodo di decorrenza sono richiesti 41 anni e 6 mesi di contributi.

Fortunatamente per gli aspiranti pensionati, l’articolo 1 della legge 232/2016 ha eliminato la penalizzazione economica per i contribuenti che optavano per il prepensionamento. Sino al 2017 i lavoratori che abbandonavano la carriera anticipatamente per accedere al trattamento previdenziale subivano detrazioni. Nello specifico perdevano il 2% del rateo per l’anticipo di ogni anno rispetto ai 60 anni e dell’1% per ogni anno rispetto ai 62.