Con Piaggio su una ruota per la felicità dell’effetto rialzista

piaggio

Non si impenna sul motociclo ma questa volta è concesso andare in Piaggio su una ruota per la felicità dell’effetto rialzista. E’ stato un mercoledì 8 aprile veramente straordinario sul mercato azionario. La big delle due ruote ha chiuso la seduta a Piazza Affari con un aumento del 9,32%. Nessuno si sarebbe atteso una prestazione così maiuscola per la casa del motociclo di Pontedera. L’avvio è stato a 1,56 euro e per gran parte della giornata il titolo azionario ha toccato 1,63 euro. Se la situazione resta in questi termini non è da escludere che il titolo sarà oggetto di vendite da parte degli operatori.

Come va il mercato azionario

Ci sono timidi segnali a Piazza Affari. Ma per vedere la luce ce ne vorrà di tempo. E’ un’altalena continua tra i titoli sui listini. Gli effetti del coronavirus dureranno ancora per un po’ sulle società quotate in Borsa. Gli effetti rialzisti non saranno continui ma si alterneranno tra un settore ad un altro. Nel medio periodo l’industria del ciclomotore di Pontedera tenderà, secondo delle analisi di status e trend, ad avere un effetto ribassista. Con questo clima anche gli stessi investitori non sanno come esporsi. Tra vendita e acquisti che si susseguono alla velocità della luce portano la volatilità intradey a 2,423. Gli scambi giornalieri sono a 2256340.

Quanto incide un giudizio positivo

Con Piaggio su una ruota per la felicità dell’effetto rialzista non è da escludere che il titolo ha impennato perché gli analisti di Banca Imi si sono espressi in maniera positiva. La soddisfazione più grande è che il prezzo obiettivo da 3,4 a 2 euro non tiene conto di due variabili: incentivi in Italia e cambiamento delle abitudini degli italiani.

Il coronavirus viaggia in sella

Gli effetti del coronavirus si sentono su Piaggio  (MIL:PIA) . Recependo le misure di emergenza a contrasto dell’epidemia Covid-19, il Gruppo Piaggio resterà chiuso fino al 13 aprile.

Dal giorno successivo si vedrà in base alle decisioni del Governo. Intanto i primi che andranno a lavoro sono gli operai e impiegati legati direttamente alla produzione non appena ci sarà il via libera alla riapertura dal Governo delle fabbriche. Discorso diverso per dirigenti amministrativi che potranno rientrare il 4 maggio. Per questo periodo la casa del ciclomotore ha fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni, previa fruizione delle spettanze maturate al 31 dicembre 2019.