Comunicazione ENEA: adempimenti per le agevolazioni fiscali

Comunicazione ENEA: adempimenti per le agevolazioni fiscali.

I lavori riguardanti la ristrutturazioni degli immobili e il risparmio energetico impongono il rispetto di precisi passaggi burocratici se si è fatta domanda per accedere ai bonus. Tra queste procedure c’è l’obbligo ci comunicazione all’ENEA dei lavori e degli interventi eseguiti. Al fine di dipanare la materia, in questa sede, parliamo della comunicazione ENEA per le agevolazioni fiscali, in quali casi va fatta? 

La comunicazione all’ENEA

Si tratta di un atto che i decreti impongono a carico di chi, cittadino privato, condominio o impresa, intenda usufruire dei benefici fiscali dei bonus. Per la precisione, del Bonus Ristrutturazioni con l’abbattimento degli sprechi energetici e dell’Ecobonus. Tale comunicazione, obbligatoria, consiste in una scheda di sintesi degli interventi effettuati. Essa è da trasmettere online, tramite il sito internet dell’agenzia, entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Bisogna preventivamente registrarsi al sito e poi inserire alcuni  dati relativi ai lavori fatti ed infine inoltrare.

Stampa e firma della scheda descrittiva

Terminata la procedura, il sistema in automatico genererà una ricevuta che riporterà il codice personale identificativo CPID. Quest’ultimo lo ritroveremo su ogni pagina della scheda descrittiva, la quale sarà stampata e firmata dal richiedente. Laddove previsto, sarà firmata anche dal tecnico dei lavori abilitato. Scheda descrittiva e ricevuta saranno la nostra prova di essere in regola con gli adempimenti comunicativi verso l’ENEA. Tutti gli altri documenti (asseverazioni, copie dei bonifici, fatture,relazioni tecniche e planimetrie) nonsi devono inviare. Si devono conservare, in caso di possibile ed eventuale controllo futuro, da parte dell’Agenzia delle Entrate. Al riguardo, anche l’ENEA potrebbe effettuare dei controlli a campione.

Quali dati inserire

Tra i principali dati da inserire nella comunicazione ricordiamo i seguenti:

a) dati anagrafici del beneficiario (ovvero del soggetto che ha sostenuto le spese);
b) i dati che hanno a che fare con l’immobile sul quale sono stati fatti i lavori;
c) il tipo di interventi eseguiti, ad esempio con la eventuale indicazione dei “dati da APE” se richiesti dal sistema. Inoltre inseriremo il tipo di risparmio energetico conseguito e infine i costi sostenuti, mettendo in evidenza anche gli oneri professionali.

Onde evitare di incorrere in possibili errori sono disponibili, sul sito dell’ENEA si trova  una classificazione degli interventi, con i relativi incentivi. Vi è poi la possibilità di visualizzare per ogni tipo di intervento, la scheda tecnica e la documentazione da conservare.

Comunicazione ENEA, adempimenti per le agevolazioni fiscali, in quali casi?

Può altresì capitare che si faccia un’errata comunicazione dei dati chiesti. In tutti questi casi essi si possono correggere anche oltre il termine di scadenza dei 90 giorni dalla fine dei lavori. Con riferimento ai lavori finiti nel 2019, la rettifica sarà da fare entro il termine della dichiarazione dei redditi. E questo per il semplice fine di calcolare le esatte detrazioni che spettano al contribuente per l’anno fiscale di riferimento. Non è richiesto procedere con la rettifica quando l’errore riguarda il beneficiario. Ossia nel caso di nome diverso del nome beneficiario del bonifico o intestatario della fattura o quando sono indicati più beneficiari. Infine, va menzionata una precisazione che si ritrova nella sezione ‘faq’ del sito di ENEA e che riguarda le rettifiche. Le schede tecniche compilate che non ricevono il codice  CPID vanno considerate come non inviate.