Domenica scorsa è entrata in vigore l’ora legale. Spostare le lancette di un’ora in avanti significa sfruttare al massimo la luce solare per risparmiare sul consumo energetico. Secondo quanto rilevato da Terna, la societá che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, nel 2020 l’ora legale ha permesso di risparmiare 400 milioni di kWh di elettricità (pari al consumo medio annuo di circa 150.000 famiglie). Un valore che corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205.000 tonnellate e a un risparmio economico di circa 66 milioni di euro. Il cambio di orario può avere però delle conseguenze sul benessere psicofisico. Diverse persone risentono del cambio, tanto da lamentare gli stessi sintomi che si hanno in caso di jet lag. La domanda, quindi, è come vincere il jet lag del cambio d’ora.
Le conseguenze del cambio d’ora sul ritmo quotidiano
Spostare le lancette di solo un’ora può sembrare cosa da poco ai più, ma bisogna considerare quanti soffrono già di insonnia. Questa piccola perdita di riposo può creare a tali soggetti non pochi problemi nel fragile equilibrio del loro ritmo circadiano. E poi ci sono i “tiratardi” e i “mattinieri” a soffrire in modo particolare. Tanto che questo cambiamento del ritmo quotidiano può causare disturbi che vanno dalla spossatezza alla sonnolenza diurna, dall’emicrania alla perdita dell’appetito alla riduzione dell’attenzione, fino all’alterazione dell’umore.
Per il “New England Journal of Medicine” e l’istituto Karolinska di Stoccolma, il cambio d’ora si farebbe sentire nella settimana successiva con un aumento fino al 5% degli infarti del miocardio. Nei giorni dell’introduzione dell’ora legale si registrano, inoltre, un aumento degli incidenti d’auto e degli incidenti sul lavoro. Insomma, il cambio d’ora può essere un vero e proprio stress.
Le precauzioni e i rimedi
Dormire in modo regolare nei giorni precedenti, meglio se andando a letto un po’ prima del solito, è il consiglio che i medici danno a chi si domanda come vincere il jet lag del cambio d’ora. Questo per non arrivare in debito di sonno al D day. Bastano anche solo dieci minuti in più ogni giorno per abituare l’organismo al nuovo ritmo. Questa pratica è utile sopratutto per i bambini. Altro stratagemma per vincere il jet lag e regolare l’orologio biologico interno con l’esposizione alla luce.
Al mattino, appena svegli, è bene esporsi alla luce intensa, anche attraverso luci artificiali se la luce del sole è limitata. Di sera, invece, l’esposizione alla luce intensa va ridotta al minimo, in particolare a quella blu emessa dagli schermi elettronici. E’ meglio, pertanto, spegnere tablet e smartphone una o due ore prima di andare a letto. Altra accortezza per gli sportivi è quella di fare attività al mattino dedicando le ore serali al relax. Ai più attivi, per conciliare il sonno, può bastare una passeggiata intorno a casa. Infine, è bene evitare di bere caffé o tè nel pomeriggio e ingerire alcolici prima di andare a letto. Si può rischiare una notte inquieta, soprattutto nei primi giorni di ora legale.