Come trovare entrate favorevoli: Strategia del rimbalzo

ProiezionidiBorsa

» Se un titolo segue un trend chiaro, le probabilità che la tendenza prosegua sono maggiori di quelle che si verifichi un’inversione. In questi trend si sviluppano esagerazioni e/o sottostime dell’effettivo valore di fondo di un titolo. Se un’azione fosse sempre tradata al proprio valore intrinseco di base ci sarebbe meno volatilità, perché il valore reale di una società non fluttua moltissimo nel breve periodo. Prendiamo come esempio il titolo Volkswagen (F1): l’azione è scesa del 40% da luglio a ottobre 2011, per poi quasi raddoppiare nell’arco dell’anno successivo. Se il prezzo si fosse mosso in modo razionale, si sarebbe verificato uno sviluppo costante dal momento in cui il gruppo Volkswagen ha pubblicato profitti in crescita; quindi, il valore della società avrebbe dovuto crescere proporzionalmente.

Se cercate possibili candidati al rimbalzo dovreste essere consapevoli che le svendite spesso si verificano basandosi sull’emotività esagerata dei partecipanti al mercato.

La strategia

Diamo ora un’occhiata più attenta ai dettagli di una strategia di rimbalzo:

1.     Selezione dei flop

Se volete trarre profitto sfruttando le esagerazioni sul mercato azionario, cercate i flop con l’aiuto di uno strumento di selezione dei titoli top/flop inserendo la stringa “selezione titoli azionari top/flop” in un qualsiasi motore di ricerca. Per esempio, potete fare una ricerca dei flop con le componenti di tutti gli indici più importanti. Se cercate titoli stranieri, dovreste sempre controllare il grafico della Borsa di riferimento del titolo.

Prendete anche in considerazione il volume giornaliero del sottostante. Alcuni titoli hanno un volume giornaliero inferiore ai 100.000 dollari. In questo caso sareste in svantaggio, lo scarto tra domanda e offerta potrebbe essere alto, e, nel peggiore dei casi, vendereste i titoli con uno slittamento eccessivo dovuto unicamente al basso volume di trading. Dovreste quindi tradare solo azioni con volumi importanti, per migliorare i risultati. Consigliamo caldamente tre mesi di periodo di selezione, ma naturalmente è possibile utilizzare anche altri time frame. In generale, dovete guardare principalmente al 10% dei titoli che ha perso di più. Il passo successivo, l’analisi tecnica, è lo studio dei titoli che hanno subìto ribassi durante l’arco temporale che avete scelto.

2.     Setup

I singoli titoli flop devono soddisfare almeno due crite- ri per essere comprabili (utilizziamo il grafico a candele):

  • IL TITOLO SVILUPPA ALMENO DUE CANdele in trend laterale dopo un ri- basso (minimo);
  • UNA LINEA DI SUPPORTO ORIZZONTALE sul grafico giornaliero.

Se attendete la formazione di un minimo, aumenteranno le possibilità di un rimbalzo. Ma se acquistate mentre il titolo è ancora in piena fase discendente, il rischio che quest’ultima prosegua è decisamente alto. Dovreste sempre tenere a mente il famoso detto di Wall Street “Never catch a falling knife” (non tentate di afferrare un coltello mentre cade, ossia non comprate titoli che stanno crollando, aspettate che tocchino il fondo) e agite di conseguenza.

Grandi investitori istituzionali sfruttano spesso fasi di costituzione dei minimi per acquistare e accumulare ulteriormente titoli ogni volta che il prezzo crolla.

3.     Entrata

Se il trend discendente di un’azione rallenta e si consolida sul livello di supporto per due giorni consecutivi, potete acquistare il titolo durante il terzo giorno, nel caso   in cui l’apertura sia maggiore della chiusura dei giorni precedenti. Dovreste attendere l’apertura effettiva del mercato per inserire l’ordine, poiché lo scarto tra domanda e offerta pre-mercato è decisamente più ampia.

 

4.     Uscita nel caso di perdita

Una parte basilare di una strategia di trading consta nel definire gli stop-loss prima di entrare nel trade. Lo stop- loss dovrebbe essere inserito a uno 0,1% sotto l’area di supporto definita dalla linea di supporto e dalle candele con movimento laterale degli ultimi due giorni. Se il minimo degli ultimi due giorni si situa sulla linea di supporto o appena al di sotto di essa, potete sistemare lo stop allo 0,1% sotto la candela giornaliera. Ma se la linea di supporto si trova sotto il minimo formato dalle candele degli ultimi due giorni, dovete inserire lo stop allo 0,1% sotto la linea di supporto.

Il rischio per trade è pari allo 0,5% del capitale. Di conseguenza, uno stop iniziale posto al 2% sotto il punto d’entrata significa che la dimensione della vostra posizione equivale al 25% del vostro capitale totale. Potete calcolare la dimensione della posizione come segue:

Dimensione della posizione = 1/(stop iniziale in %/0,5)*capitale totale

5.     Uscita in caso di profitto

Acquisiamo metà del profitto non appena il rendimento è pari a due volte il rischio iniziale. Lasciamo che la seconda parte prosegua fino a che non abbiamo ottenuto quattro volte il rischio. In questo modo eviterete di chiudere il trade troppo presto rimanendo delusi ma, nel contempo, manterrete un ottimo rapporto rischio/ricompensa (RRR). Non appena la posizione raggiungerà il primo target di guadagno, trascinate lo stop iniziale, sempre valido per la restante parte della posizione, sul break-even.

Esempi

Presentiamo due esempi per illustra- re la strategia di rimbalzo.

Esempio 1: Rwe (F3)

A seguito di un periodo di forte perdita, Rwe si è consolidato all’inizio di luglio 2013 su una delle principali linee di supporto. Si realizza il criterio d’entrata (minimo segnato per almeno due giorni). Il giorno successivo, l’apertura è più alta e permette un’entrata long. Supponiamo che l’ultima candela abbia chiuso a 26 euro. L’entrata, eseguita il giorno successivo, permette un’apertura sopra i 26 euro. La linea di supporto si trova sotto i minimi delle ultime due candele, quindi lo stop si posiziona allo 0,1% sotto la linea di supporto. Nel nostro caso, inseriamo lo stop a 25,62 euro, ossia 0,38 euro o l’1,5% sotto l’entrata. Il primo target di profitto per la metà della posizione è al doppio del rischio iniziale (2*€0,38=€0,76), a 26,76 euro. Dopo aver raggiunto questo target di profit- to, trasciniamo lo stop sul break-even. Il secondo target di profitto è quattro volte il rischio iniziale (4*€0,38=€1,52), ossia 27,52 euro. Continuiamo a supporre che l’entrata avvenga a 26 euro; se l’entrata è maggiore, si devono ricalcolare i target di profitto.

Il prossimo passo è il calcolo della dimensione della posizione. Supponiamo che il capitale totale sia 100.000 euro:

Dimensione della posizione = 1/(stop iniziale in %/0,5)*ca- pitale totale = 1/(1,5/0,5)*100.000 = 33,333 euro

 Rischieremo circa lo 0,5% del capitale, o 500 euro per questo trade.

Un’annotazione: il 20 giugno Rwe sarebbe rimasto fuori dopo che il Dax è crollato pesantemente a seguito delle dichiarazioni del meeting Fed del 19 giugno. Questo fatto dimostra quanto sia importante uno stop iniziale. Non usate mai stop mentali, inserite sempre gli stop non appena entrate in un trade. Nessuno riesce a guardare i mercati in ogni momento, e un crollo improvviso del prezzo può essere terribilmente costoso e doloroso se utilizzate solo gli stop mentali.

Esempio 2: Suedzucker (F4)

A settembre 2009 il motore di ricer- ca dei titoli filtra Suedzucker, uno zuccherificio bavarese. Notiamo che il minimo si forma sulla linea di sup- porto con due candele giornaliere orizzontali alla fine di settembre. Ma non si è verificata un’apertura più in alto il giorno successivo. L’entrata è stata eseguita solo il giorno seguente (il quarto giorno), perché l’apertura era superiore alla chiusura della seconda giornata. Se la Suedzucker fosse crollata sotto la linea di sup- porto durante il terzo giorno, l’entra- ta al quarto sarebbe stata obsoleta. Lo stop è stato posizionato allo 0,1% sotto il supporto di 13,30 euro, ossia a 13,29 euro. Dopo l’entrata all’apertura, a 13,50, il terzo giorno sono stati raggiunti sia il target di prezzo a 13,92 sia il secondo target di pro- fitto a 14,34 euro.

Opportunità di miglioramento

Potete migliorare le possibilità di successo utilizzando i seguenti criteri d’entrata:

s    ENTRATE  SOLO  QUANDO  SI  FORMANO  MINIMI  A  LIVELLI  DI prezzo importanti, per esempio numeri interi, come 50 o 100 euro;

s      ENTRATE SOLO SE IL TERZO GIORNO IL TITOLO APRE CON UN GAP ascendente (dopo due giorni di consolidazione);

s      IL POTERE DgACQUISTO SUPERA CONSIDEREVOLMENTE QUELLO di vendita sull’order book.

Conclusioni

Le strategie semplici possono essere di successo. Anche i novelli trader sanno riconoscere la formazione di un minimo su una linea di supporto. Proprio i principianti pos- sono utilizzare questa strategia di rimbalzo per iniziare a sviluppare i propri metodi di trading. «

 

a cura di http://www.traders-mag.it/