I paesaggi che l’autunno sa regalarci sono di una bellezza struggente. La natura si tinge di “colori caldi” dando vita ad un “quadro vivente” che prende il nome di foliage. Ci sono luoghi dove, più di altri, è possibile ammirare questo magnifico scenario in tutto il suo splendore. Ad esempio, ecco cinque incantevoli borghi dove ammirare il foliage ed immergersi nelle calde atmosfere autunnali.
Accantonando per un attimo lo spirito poetico, in autunno, molto banalmente, le foglie sugli alberi seccano e cadono. I rami diventano spogli e a terra troviamo un vero e proprio tappeto di foglie secche e gialle. Ciò accade ovunque. Nei parchi pubblici, lungo i viali alberati delle città e nei nostri giardini. Raccoglierle può essere una gran scocciatura. Ma in realtà, le foglie secche costituiscono una preziosa riserva per chi ha un orto e/o delle piante ornamentali. Le possiamo infatti trasformare in un ottimo materiale fertilizzante. Nelle prossime righe spiegheremo come.
Come trasformare le foglie secche in un prezioso nutriente per le nostre piante
Anzitutto dobbiamo rastrellare periodicamente le foglie secche che si accumulano in giardino. Quindi le dobbiamo tritare o spezzettare, per poi raccoglierle all’interno di un secchio con dell’acqua. Così facendo, si otterrà un compost ricco di magnesio e calcio.
Chi avesse una compostiera, può gettare le foglie direttamente al suo interno. In alternativa, è possibile raccogliere le foglie secche inumidite anche in cassette di legno tipo quelle della frutta. Qualunque contenitore si scelga, è importante collocarlo in una zona con terreno drenante in modo da evitare eventuali ristagni idrici.
Di media, il processo completo richiede circa 6 mesi di tempo. Ciò significa che, cominciando ora con i lavori, con l’arrivo della primavera, avremo il nostro compost già pronto. Ecco, dunque, come trasformare le foglie secche in un prezioso nutriente per le nostre piante.
Quali foglie scegliere
Il procedimento è davvero molto semplice. Ci sono però delle accortezze da tener presenti in modo da facilitare e velocizzare l’intero processo. Non tutte le foglie sono uguali. Evitare le foglie più dure e coriacee come ad esempio quelle di magnolia. Meglio evitare anche le foglie di quercia e noce in quanto generano un terriccio acido e richiedono tempi di decompostaggio piuttosto lunghi.
Al contrario, le foglie migliori che si degradano in tempi rapidi, sono quelle degli alberi da frutto. Lo stesso discorso vale anche per le foglie di betulla, olmo e acero.
Ulteriori consigli
In generale, è consigliabile utilizzare cumuli costituiti da foglie di specie diverse. Così facendo, infatti, si otterrà un compost più equilibrato a livello nutrizionale.
Ed infine, per agevolare l’aerazione della massa, è altresì consigliabile aggiungere delle ramaglie triturate.
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