Come studiare bene e velocemente con poche efficaci strategie che tutti possono mettere in atto

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Come studiare velocemente e in modo efficace? È una domanda ricorrente non solo tra gli studenti ma anche fra chi, per ragioni di lavoro, deve costantemente aggiornarsi. Conciliare impegni lavorativi e studio è possibile solo riducendo i tempi di formazione, con strategie veloci e efficaci. La metacognizione, la scienza che studia i processi dell’apprendimento, ci viene in aiuto indicandoci come studiare bene e velocemente.

Strategie attive e passive

Ognuno di noi ha sviluppato nel tempo, durante la propria esperienza di studio, tecniche che possono risultare più o meno efficaci, ma sicuramente tutti avranno notato che le strategie “attive” funzionano meglio di quelle “passive”. Se costringiamo il nostro cervello ad analizzare i problemi e a fornire soluzioni con tecniche di problem solvig, le informazioni che immagazziniamo rimangono più a lungo nel nostro cervello e possiamo recuperarle in ogni momento. Il problem solving, che significa alla lettera soluzione dei problemi, indica il modo in cui diamo la migliore risposta possibile a un problema nuovo e complesso. Invece le attività passive, come il riascolto o la rilettura di un documento, che non prevedono nessuna forma di rielaborazione, non producono gli stessi effetti sulla memoria a lungo termine. Gli studi metacognitivi confermano le nostre intuizioni.

Come studiare bene e velocemente con poche efficaci strategie che tutti possono mettere in atto

Cosa fare allora per organizzarci meglio?

La prima tecnica da adottare sarebbe quella di non occuparsi contemporaneamente di più attività che richiedono impegno cognitivo. Infatti sarebbe preferibile concentrarsi su una singola occupazione per volta, per economizzare i tempi e lavorare in modo più efficace. Passare da un’attività all’altra sarebbe distraente e ci farebbe solo perdere tempo.

Associare lo studio al movimento sarebbe un altro aspetto da considerare e da mettere in pratica. L’ attività fisica infatti produrrebbe un maggior afflusso di sangue al cervello rendendolo più attivo. Camminare mentre si studia o si ripete potrebbe permetterci di essere più concentrati e quindi di ricordare meglio e di ottimizzare i tempi.

Non bisognerebbe comporre elenchi troppo lunghi da ricordare perché il nostro cervello riuscirebbe a memorizzare efficacemente massimo nove elementi. Se le cose da ricordare sono in numero superiore dovremmo riorganizzarle in composizioni più ridotte.

Avere molti interessi e approcciarsi a diverse discipline magari distanti, per i contenuti, dal nostro ambito di formazione favorirebbe la flessibilità mentale e la capacità del cervello di analizzare le realtà che ha di fronte da diverse angolazioni.

L’ adozione di tali strategie ci permetterebbe di studiare efficacemente, di memorizzare in modo ottimale e ci lascerebbe il tempo per coltivare i nostri interessi.