Da sabato 27 marzo è stato registrato uno sciame sismico nel Mar Adriatico iniziato con una scossa di magnitudo 5.2 tra Italia e Croazia. Anche in Italia in molti hanno avvertito la scossa fino alla Basilicata. Molti bambini si sono spaventati sentendo le scosse. Soprattutto perchè già provati dalla chiusura delle scuole e dalla situazione attuale.
Bisogna, allora, sapere come spiegare il terremoto ai bambini senza spaventarli.
La Protezione Civile, già nel 2003, creò il supereroe Civilino che grazie ad alcuni cartoni animati (reperibili qui) spiegava ai bambini il terremoto.
Civilino, ad esempio, spiega il terremoto con l’aiuto di due macchinine che si scontrano. Proprio come fanno le placche tettoniche di cui è ricoperta la Terra.
L’importante, spiega Civilino, è non farsi trovare impreparati. E quindi predisporre i mobili e i complementi della casa in modo che non si rovescino rovinosamente. Ad esempio, fissando a muro, con delle zanche, le librerie.
A scuola, da anni, gli insegnanti illustrano ai bambini come proteggersi in caso di terremoto. Anche a casa, soprattutto ora che siamo tutti forzatamente più casalinghi, è bene dare qualche indicazione su come comportarsi in caso di terremoto.
Heidi Murkoff, autrice del best seller “What to Expect When You’re Expecting” spiega quanto sia fondamentale coinvolgere i più piccoli bella preparazione dell’emergenza. Utilizzando il gioco, magari chiamandolo “Oggi giochiamo al terremoto!” si possono dare dei suggerimenti rapidi che, grazie all’esperienza ludica, saranno memorizzati anche dai più piccoli.
Si può scegliere il tavolo della casa sotto cui rifugiarsi oppure dividersi i compiti come procurare la torcia, il cellulare ecc.
Dire sempre la verità
Save the Children, in un vademecum del 2016 fornì anche questo suggerimento. I bambini vanno rassicurati parlando delle tante belle e preparate persone che sono pronte ad aiutare grandi e piccini come i Vigili del Fuoco o la Protezione Civile.
Sapere come spiegare il terremoto ai bambini senza spaventarli, è preferibile rispetto a false rassicurazioni come “qui non potrà mai capitare”, ecc. Heidi Murkoff afferma che nell’evenienza in cui l’evento si verificasse, il bambino sarebbe impreparato. E la fiducia nei confronti del genitore crollerebbe.
La paura, spiegano gli psicologi, è spesso generata dell’ignoto. E ciò perché non sappiamo come affrontarlo non sapendo cosa ci aspetti.
Qui si troverà un vademecum su come proteggersi dalle calamità naturali.