Che si tratti di una impresa o professionista, ogni attività che prevede il possesso di una Partita IVA prevede l’assegnazione di un codice ATECO. Come fare per individuarlo? Quale documentazione consultare? In questi giorni, le notizie relative ai contributi a fondo perduto, interessano molti imprenditori e lavoratori autonomi. Per capire quali tra di questi rientrano nel ventaglio dei beneficiari, è necessario conoscere con esattezza il proprio codice ATECO. In questa guida che i Tecnici di ProiezionidiBorsa hanno preparato per i Lettori, vedremo come si trova il proprio codice ATECO e in che modo individuarlo.
Che cos’è il codice ATECO?
Si sente spesso parlare di codice ATECO, ma non tutti sanno cosa significhi questo termine e a quale aspetto si riferisca. Anzitutto, è bene precisare che il termine ATECO è un acronimo col quale si indica Attività Economiche. Ad ogni titolare di Partita IVA, al momento dell’apertura, se ne assegna uno in relazione all’attività associata a quella Partita IVA. Si tratta di un codice che prevede una combinazione di lettere e numeri che assegna la Camera di Commercio all’azienda al momento della sua apertura. Ogni tipo di attività, dunque, ha un proprio codice ATECO identificativo che la distingue dalle altre.
Tale classificazione è ad opera dell’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, che periodicamente apporta degli aggiornamenti alla lista. Molti di coloro che si stanno domandando come si trova il proprio codice ATECO, possono percorrere vie differenti per saperlo. Non sono infrequenti i casi in cui non si utilizza per lungo tempo questa informazione con la conseguenza che si dimentica il codice ATECO di propria afferenza. Ebbene, esistono delle soluzioni attraverso le quali poter offrire un aiuto alla memoria e riavere il proprio codice a disposizione.
Tre modi per sapere qual è il proprio
Per sapere come si trova il proprio codice ATECO, le strade percorribili sono essenzialmente tre: è possibile rinvenirlo dal certificato di attribuzione della Partita IVA; in alternativa, il contribuente può consultare la visura camerale; oppure, la terza ipotesi prevede l’utilizzo dello strumento di ricerca che lo stesso Ente ISTAT mette e disposizione dei contribuenti come si può verificare qui. Utilizzando una di queste tre modalità, ciascuno potrà conoscere facilmente il proprio codice ATECO ed utilizzarlo per le più svariate ragioni.
Approfondimento
Fino a 4.000 euro di multa per i titolari di Partita IVA che vìolano questa norma fiscale