Un focus per capire come si riconoscono i Giuda che ci tradiranno.
Sarà capitato a tutti di sentire dare del “Giuda” ad una persona. Quasi inutile dire che l’espressione risale alla storia sacra e, in particolare, alla famosa “ultima cena”, dove Gesù sedeva accanto agli apostoli. Tra questi c’era anche Giuda detto l’Iscariota peraltro seduto in una posizione strategica. Cioè tale da consentirgli di mettere in atto dei gesti simbolici, e molto rivelatori anche ai giorni nostri. Perché è quasi superfluo dirlo, ma l’umanità resta sempre la stessa, nonostante il mutare dei secoli.
Ripercorrendo le icone e i testi sacri, “tra le righe”, si trova tutto quello che serve per indirizzare la vita. Tornando al traditore, per eccellenza, ovvero l’apostolo che si macchiò della somma colpa, è sbalorditivo quanto i narratori dell’epoca siano riusciti a fare. Vale a dire, mettere a fuoco tutto il “kit” utile a identificare, anche al giorno d’oggi, un traditore patentato. Vediamo quindi come si riconoscono i Giuda che ci tradiranno.
La prossimità
La prima cosa a cui fare particolare attenzione è lo stuolo di persone che tende ad affiancarci nel corso della vita. Infatti è proprio lì che spesso si annidano i peggiori soggetti, da cui sarebbe meglio stare alla larga. Quindi occhio ai colleghi di ufficio, piuttosto che alle persone che ci tengono a professarsi pubblicamente amici, ma poi all’atto pratico, quando c’è più bisogno di loro, se la svignano. Un segnale che deve quindi metterci in allerta è quindi l’incoerenza.
Perché queste persone che fanno il doppio gioco, spesso vivono la loro vita in una continua giostra di giochi di potere, per cui le carte in tavola vengono cambiate in vista di un tornaconto personale. Per cui, ciò che vale oggi, domani potrebbe essere carta straccia. Quindi, se ci si avvede di questi repentini e immotivati cambi della guardia, a meno che non ci si trovi davanti a delle persone dissociate, molto meglio mettersi sul chi va là. Anche se questi personaggi tenderanno comunque a ripetere tali manovre di affiancamento. Non a caso Giuda sedeva piuttosto vicino a Gesù.
Il bacio
Altro gesto molto simbolico è dato dal bacio che pubblicamente Giuda dà a Gesù. Infatti non solo viene tributato un gesto che, all’apparenza, dovrebbe denotare intimità di relazione e fiducia, ma per di più l’azione viene compiuta in pubblico. Quando è notorio che le manifestazioni più vere sono quelle che si scambiano in privato. Qui invece non solo non c’è scambio, ma si tratta pure di un gesto plateale, esclusivamente funzionale per il prosieguo della storia.
Tornando ai giorni nostri, quindi meglio non fidarsi di chi, spesso e volentieri, fa esternazioni pubbliche di elogio, di affetto, di stima e chi più ne ha più ne metta. E’ infatti piuttosto frequente che dietro queste manifestazioni plateali si annidi tutt’altro interesse. Perché dinnanzi alla reale grandezza di una persona, sarebbe piuttosto controproducente che un quisque de populo si mettesse a decantare chissà cosa. Che senso avrebbe mettersi lì a tributare elogi ad un Michelangelo o a un Leonardo? E’ sotto gli occhi di tutti, il loro genio e il loro valore.
I trenta denari
E qui veniamo al nocciolo del tradimento di Gesù, ma che fa da battistrada per tutto quello che può capitare ad ognuno di noi. Giuda, come sarà noto a tutti, tradì Gesù per i famosi trenta denari. E lo stesso accade anche ai giorni nostri. Quindi quando le nostre spie interiori cominciano a lampeggiare in presenza di qualche vicino di stanza, di ufficio, di condominio, mettiamo pure in conto quanto segue. Molto probabilmente si è in presenza di un “giuoco della parti” di pirandelliana memoria. Ahi voglia a dirla con Dante che è “l’amor che move il sole e l’altre stelle”! Quando ci sono in ballo giochi di potere e denaro, aspettiamoci pure che si personifichino, al nostro fianco, degli insospettabili Giuda, ad ogni piè sospinto. Ecco dunque come si riconoscono i Giuda che ci tradiranno.