Chi soffre di malattie rare e invalidanti e fa la domanda per la pensione di invalidità ha diritto ad assegni mensili e agevolazioni fiscali. Ciò perché i soggetti affetti da menomazioni o compromissioni psicofisiche non sono completamente autonomi. Spesso presentano una totale incapacità a svolgere le più semplici mansioni della vita quotidiana. E moltissimi sono gli invalidi che hanno una ridotta capacità lavorativa e hanno bisogno di cure e dell’assistenza di terzi.
Abbiamo già risposto in un precedente articolo ai lettori che chiedevano “Quali malattie danno diritto all’invalidità civile e chi può richiedere la pensione?”. Vediamo adesso come si fa la domanda per la pensione di invalidità e quali documenti e certificati bisogna allegare alla richiesta. Conviene ricordare che può presentare la domanda solo chi è affetto da un’invalidità pari al 33% . Tale percentuale corrisponde difatti alla minima riduzione della capacità lavorativa che dà diritto all’indennità.
Come si fa la domanda per la pensione di invalidità?
Occorre anzitutto verificare che la malattia da cui si è affetti rientri nell’elenco delle patologie invalidanti riconosciute dall’Inps. Per consultare l’elenco è sufficiente cliccare qui e accedere al portale ufficiale dell’Ente previdenziale. Il passo successivo prevede che il richiedente si faccia rilasciare dal proprio medico curante un certificato che attesti la patologia e le cure necessarie.
Spetta al medico curante inoltrare per via telematica il certificato all’Inps e comunicare al paziente il numero di protocollo della richiesta. Ciò perché per inoltrare la documentazione occorre inserire sul portale dell’Inps il codice del certificato medico. Si accede al sito dell’Ente previdenziale con il Pin dispositivo, con SPID o con la carta nazionale dei servizi. Chi non possiede le credenziali per l’ingresso le può richiedere direttamente al sito o presso uno degli sportelli Inps.
Nell’area “Invalidità civile” compare in alto a sinistra la dicitura “Acquisizione richieste” su cui bisogna cliccare. Qui occorre inserire oltre ai dati personali, un recapito telefonico, un indirizzo di posta elettronica e l’indirizzo del domicilio. In questa sezione bisogna indicare il codice del certificato che il medico curante vi ha comunicato e la patologia da cui si è affetti. A ciò deve seguire l’indicazione dell’Asl competente e delle date in cui si è impossibilitati a sottoporsi a visita di accertamento.
Dopo l’inserimento di questi dati è necessario cliccare sull’icona “Continua” e vi ritroverete dinanzi ad un foglio informativo. Sullo stesso infatti comparirà il numero di protocollo della richiesta, il giorno, l’ora e il luogo della visita di accertamento da parte della Commissione.
Chi non riesce ad utilizzare i servizi online può recarsi ad un Patronato e chiedere aiuto per la compilazione e l’invio della richiesta.