Come sarà il 2021 per la principale banca italiana? Le aspettative per Intesa Sanpaolo

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Come sarà il 2021 per la principale banca italiana?

L’evento dell’anno per Intesa Sanpaolo è stata l’OPS su UBI Banca che si è conclusa con pieno successo. In questo modo si è rafforzato il ruolo di principale banca italiana.

Nonostante questo il 2020 è stato un anno che si avvia a chiudere con una perdita di circa il 10%. Niente male visto che in aprile era arrivato a perdere circa il 45%

Gli analisti che coprono il titolo hanno un consenso medio Buy, comprare subito, con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 15% circa. C’è, poi, un altro aspetto che rende il titolo molto interessante. Utilizzando il criterio del rapporto prezzo/utili troviamo che il PE di Intesa Sanpaolo è circa un fattore 2 inferiore rispetto a quello della media del settore bancaria. Il titolo, quindi, potrebbe raddoppiare il suo valore, a parità di utili, per allinearsi alla media del settore.

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Andamento del titolo Intesa Sanpaolo nel corso del 2020. La variazione percentuale è espressa rispetto alla chiusura del 2019.

Quali sono i mesi rialzisti per Intesa Sanpaolo?

Nella figura seguente è riportato per ciascun mese dell’anno la probabilità che la chiusura sia superiore all’apertura mensile. La percentuale media indicata è calcolata su tutti gli anni che vanno dal 2007 al 2020.

Notiamo come febbraio e maggio siano i mesi con la minore probabilità (36%) che la chiusura sia superiore all’apertura. Viceversa, i mesi di aprile e luglio sono quelli con la maggiore probabilità (71%) che la chiusura sia superiore all’apertura.

Come sarà il 2021 per la principale banca italiana? Le indicazioni dell’analisi grafica e previsionale

Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 28 dicembre a 1,9224 euro  in rialzo dello 0,49% rispetto alla seduta precedente.

Come si vede dal grafico la tendenza in corso sul time frame trimestrale è ribassista, ma le quotazioni si trovano vicino a un livello chiave per capire cosa succederà nel 2021. Area 1,96 euro, infatti, rappresenta lo spartiacque tra l’annullamento della proiezione ribassista in corso e quella rialzista indicata dalla linea tratteggiata. Una chiusura di dicembre superiore a questo livello farebbe partire al rialzo le quotazioni verso gli obiettivi indicati in figura: 3,025 euro, 4,73 euro e 6,45 euro. Nel caso in cui venga raggiunta la massima estensione Intesa Sanpaolo potrebbe triplicare il suo valore. Nel caso più realistico, invece, potremmo attenderci il raggiungimento del I obiettivo di prezzo in area 3,025 euro per un rialzo di circa il 50% rispetto ai livelli attuali.

È interessante notare che con la chiusura di dicembre potrebbe concretizzarsi un segnale rialzista di BottomHunter, Per il momento, invece, lo Swing Indicator rimane in territorio neutro.

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Intesa Sanpaolo: proiezione ribassista (linea continua)  in corso sul time frame trimestrale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

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