Come riutilizzare in versione croccante il riso che avanza dalla prima cottura

riso

Può capitare a tutti di eccedere nel dosaggio del riso e di ritrovarsi davanti ad una massa di chicchi in evidente sovrannumero. Se ci si dovesse trovare in situazioni del genere, meglio correre subito ai ripari. E come si fa? Si potrebbe obiettare. Innanzi tutto se il “surplus” di chicchi galleggia ancora nell’acqua, la prima accortezza è scolare il tutto e passarlo sotto un getto di acqua fredda. Ciò servirà a bloccare il processo di cottura. Si renderà così più agevole il dare nuova vita al riso in eccedenza. Vediamo quindi ora come riutilizzare in versione croccante il riso che avanza dalla prima cottura.

Sformato di riso

Tra le varie possibilità c’è quella che consiste nel ripassare il riso al forno. Per fare questo, basterà munirsi di una pirofila di vetro temperato da forno, passare sul fondo giusto un velo di olio e poi stendere il riso. In questa fase si dovrà avere la cura di non pressare i chicchi, ma di lasciarli mossi e irregolari. Tra uno strato e l’altro di riso, si potrà quindi aggiungere della scamorza e prosciutto cotto o anche della mozzarella e salsiccia o speck e il gioco è fatto. Per ottenere poi una crosticina croccante, si potrà spolverizzare il composto di pangrattato e formaggio grattugiato. Trattandosi poi di riso già cotto, saranno sufficienti pochi minuti di forno preriscaldato.

Crocchette e supplì

Un altro gustoso modo di reinventare il riso del giorno prima è il seguente. Specie se ad essere avanzato dal tegame di cottura è il risotto e non il riso bollito in acqua. Come ben sa chi, per forza o per amore, si trova di frequente a “spignattare”, il riso mantecato è ben diverso dal riso bollito in acqua. Infatti il risotto si presenta sempre piuttosto colloso. Elemento questo assolutamente ideale se si avesse l’intenzione di cimentarsi nella preparazione di crocchette o supplì di riso. Infatti basterà miscelare qualcosa nel risotto di base, tipo dei funghetti trofolati, o un mix di formaggi filanti o del ragù di carne.

Ottenuto il composto che si preferisce, si procederà col formare delle palline o degli “ovetti”, aiutandosi con del pangrattato sul palmo delle mani. Una volta creati i supplì che si preferisce, sarebbe preferibile far fermare l’impasto in frigo per qualche ora. Per poi terminare con la cottura in forno o nella padella di frittura. In entrambi i casi i supplì o le crocchette dovranno essere impiattati solo dopo che avranno raggiunto una bella coloritura e avranno formato una crosticina croccante. Ecco dunque come riutilizzare in versione croccante il riso che avanza dalla prima cottura.