Come riconoscere la paura o la fobia e quali metodi usare per combatterle

fobia

I sentimenti e gli stati emotivi sono caratteristiche della nostra persona già da quando nasciamo. I genitori non ce li insegnano eppure una risata, un pianto disperato o il bisogno di un abbraccio sono tra le prime cose che si fanno. Pensando sempre al comportamento dei bambini, è ricorrente in loro uno stato emotivo che viene spesso messo in luce: la paura.

Una botta improvvisa, una stanza che rimane buia, un animale di grandi dimensioni possono alimentare timori improvvisi. Negli adulti cambiano le situazioni ma alla base il sentimento è lo stesso e può portare anche imbarazzi nella vita sociale.

Proprio per questo è necessario sapere come riconoscere la paura o la fobia e quali metodi usare per combatterle.

Esistono diversi tipi di paura, qualcuna ci salva la vita ogni volta

Doveroso chiarire che non tutte le paure sono dannose per noi, anzi, a volte svolgiamo azioni dettate proprio da essa che ci salvano nel vero senso della parola. Guardare in entrambi i lati in un incrocio per paura di un incidente o non toccare i fili elettrici per paura di prendere la scossa, sono solo alcuni esempi.

Ci sono però paure che derivano da esperienze negative passate, personali o anche a persone strette. Una bruciatura provocata da un incendio ci lascerà la paura nei confronti del fuoco, una caduta da una scala alta ci farà soffrire di vertigini.

Un fastidio normale ma risolvibile affrontando, con batticuore, tutto quello che ci ha segnato negativamente.

Come riconoscere la paura o la fobia e quali metodi usare per combatterle

La paura di aver paura, questo è il principio che fa sfociare il tutto in fobia. Riguarda quindi il timore di ripetere un’azione, che viene associata ad un fatto negativo, bloccando la nostra persona. Ad esempio essere quasi affogati da ragazzi in piscina può portare alla idrofobia, così da bloccare una persona alla sola vista di uno specchio d’acqua. La fobia è un vero e proprio disturbo psichico trattato anche nel sito dell’Istituto Superiore della Sanità.

Nulla a che vedere con i temuti attacchi di panico, che arrivano improvvisamente ma senza un motivo apparente. Le fobie sono risolvibili rivolgendosi ad uno psicoterapeuta che adotterà principalmente delle forme di tecniche espositive. Riprendendo l’idrofobia come esempio, il paziente sarà portato gradualmente a riavere confidenza con l’acqua. I primi giorni rimanendogli solo vicino per poi pian piano “riaffrontarla”.

In conclusione, se si è colti da paura improvvisa la miglior tecnica è ossigenarsi a pieni polmoni così da creare benessere per l’organismo. Se invece la paura è creata da una sensazione ricorrente, la miglior tecnica è scrivere tutte le cose che spaventano di più di quel determinato momento. In seguito, per il numero di cose negative scritte, trovarne di positive; come se la paura non ci fosse. Quest’ultimo metodo sicuramente aiuterà a vivere meglio quel timore.