Come riconoscere e difendersi al meglio da un capo narcisista e manipolatore

colloquio di lavoro

Un capo onesto, comprensivo e autorevole che riesca a valorizzare le idee dei dipendenti è il sogno di tutti. Purtroppo, però, in alcuni casi ci si ritrova a contatto con persone che sono completamente l’opposto. In questo articolo vedremo allora assieme come riconoscere e difendersi al meglio da un capo narcisista e manipolatore.

Sintomi e comportamenti del narcisista

Per poter capire se il nostro capo è un narcisista manipolatore dovremo per prima cosa imparare a riconoscerne gli atteggiamenti. Ad un primo incontro questo tipo di persona è quasi sempre brillante, intelligente e disponibile. Si tratta però solo di un aspetto superficiale che viene utilizzato per far abbassare la guardia. Un narcisista, insomma, è una persona che si sa vendere bene.

Sotto questa facciata però sì cela una persona che a lungo andare mostra ben altri comportamenti: energia, entusiasmo e aspetti istrionici sono solo delle caratteristiche di facciata.

Pur sembrando colti e preparati, i narcisi, lo sono solo fino ad un certo punto. Queste persone sono infatti convinte di saper fare tutto benissimo e non accettano alcuna critica o feedback negativo. Paradossalmente, la loro grande autostima è tanto smisurata quanto fragile: sono ipersensibili alle critiche e si sentono estremamente umiliati quando qualcuno sottolinea i loro errori o lacune, esplodendo anche in eccessi di rabbia. Come bambini capricciosi, i leader narcisisti, pretendono ammirazione e rispetto, aspettandosi soltanto elogi, complimenti ed indulgenza per le proprie mancanze.

Come riconoscere e difendersi al meglio da un capo narcisista e manipolatore

Una volta però aver riconosciuto che ci si trova di fronte ad un capo narcisista potremo mettere in atto alcune tecniche di difesa. Per prima cosa bisognerà sempre ricordare che queste persone tendono a sminuire e mortificare gli altri, quindi dovremo sempre difendere la nostra autostima. Poi, regola fondamentale, non dovremo mai reagire alle sue provocazioni: ripagare le vessazioni che si subisce può infatti essere rischioso, sia per via della diversa esperienza che per la differenza di status. Dovremo invece mantenere autocontrollo e conservare la tranquillità, evitando di esasperare la situazione. Manifestare le nostre idee con fermezza ma in maniera pacata sarà un atteggiamento di sicurezza che spesso ci farà guadagnare il suo rispetto.

Talvolta poi il capo, specialmente se maschio nei confronti di una donna, potrebbe usare avances e battute al limite come strumento di potere: in questo caso la risposta giusta sarà l’ironia. Rispondere alle provocazioni con una battuta che mette il tutto in ridicolo, senza dimostrare rabbia o fastidio, potrà aiutarci a prevenire altre provocazioni.

Ovviamente queste sono tecniche da usare fino a che questi atteggiamenti non sconfinino nell’abuso e nelle molestie. Nel caso di un luogo di lavoro ostile è sempre consigliato rivolgersi e chiedere consiglio ad un esperto.

Approfondimento

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